Quando si cambia si perde sempre qualcosa?. Esiste anche un proverbio che conferma tale convinzione: “chi abbandona la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova”. Eppure il cambiamento può essere visto al contrario come sviluppare e acquisire qualcosa in più; quando si cambia si acquista qualcosa e si cresce. Molte persone però, nel corso di progetti di cambiamento, manifestano grandi resistenze perché hanno timore di perdere molte cose; la sicurezza, le abitudini, i propri spazi ed anche il potere, anzi forse proprio quest’ultimo diventa il vero motivo di resistenza.
Chi è impegnato in progetti di cambiamento deve quindi lavorare per invertire la tendenza e trasformare quelle persone, che manifestano maggiore resistenza, più consapevoli di quanto possono ottenere dal cambiamento. Ma cosa fare per rendere più efficace l’azione di cambiamento, quali strategie adottare e come intervenire nel modo più opportuno. Provo ad indicare 3 consigli, da attuare soprattutto verso le persone che offrono più resistenza e che ho avuto modo di applicare in diversi contesti organizzativi. Essi si basano sui principi della comunicazione, del coinvolgimento e del sostegno.
Comunicazione: lavorare sulla relazione oltre che sul contenuto
Nel migliorare ed ottimizzare metodi e procedure spesso ci si concentra troppo nel merito delle questioni e si trascura il modo con cui queste modifiche vengono proposte ed attuate. In questo senso la comunicazione gioca un ruolo fondamentale, ma occorre lavorare sulla relazione ossia prestare una particolare attenzione al processo di aiuto valorizzando le risorse della persona e non sostituendosi ad essa nel proporre e nell’individuare le soluzioni migliori.
Coinvolgimento: assegnare ruoli precisi
Chi si pone in atteggiamento critico o addirittura arriva a fare dell’ostruzionismo, spesso non è stato sufficientemente coinvolto e questi atteggiamenti diventano delle forme di difesa. Favorendo la collaborazione ed affidando a queste persone dei ruoli attivi nella conduzione del progetto di miglioramento possiamo aiutarli ad abbassare le difese e sollecitare atteggiamenti di collaborazione.
Sostegno – Lavorare con le emozioni
Ho già più sostenuto più volte che un processo di cambiamento coinvolge oltre che la sfera razionale soprattutto quella emozionale. Se la persona non “si sente” nel nuovo ruolo o nel nuovo compito sarà portato a rifiutarli opponendo resistenza. Sostenere la persona significa allora essere attenti al “come ti senti”, “cosa senti che non ti appartiene in questa situazione” o “come agiresti”. Sono tutti atteggiamenti utili alla soluzione efficace del problema riconoscendo il ruolo delle emozioni nell‚analisi delle proprie resistenze.
E da ciò quindi che si può efficacemente passare da un atteggiamento negativo ad uno positivo verso il cambiamento; cambiare significa apprendere nuovi modi di fare ma anche di essere e di agire e guardando alle persone nella loro interezza possiamo riuscire più efficacemente a raggiungere risultati eccellenti. Quando abbiamo realizzato il cambiamento ci sentiamo più cresciuti, più maturi, siamo stati in grado di ripensare e di scegliere il rinnovamento.
A cura di Stefano Berdini