3 segreti per realizzare il tuo fumetto risparmiando tempo e materiali
Oggi, le esigenze di risparmio coinvolgono tutti, anche noi disegnatori di fumetti. Ecco tre trucchi per risparmiare:
1. RISPARMIO DI CARTA. Le tavolette grafiche, specialmente quelle di ultima generazione che permettono di disegnare direttamente sullo schermo, hanno il vantaggio di evitare completamente l’uso dei fogli di carta. I vantaggi immediati sono due: non doverla comprare ed evitare l’abbattimento degli alberi che occorrono a questo tipo di produzione. Chi ha provato una tavoletta grafica di prima generazione, può avere sperimentato la difficoltà di operare su di essa dovendo contemporaneamente controllare il risultato sul monitor. Con le nuove tecnologie, si può operare direttamente sullo schermo, come fosse un foglio di carta, avendo a disposizione ogni tipo di strumento.
2. RISPARMIO DI TEMPO – UNO. Il fumettista, tradizionalmente, opera realizzando una vignetta dopo l’altra ripetendo gli sfondi, spesso molto dettagliati. La tecnica che vi suggerisco, è quella del cartone animato. Si tratta, cioè, di lavorare separatamente personaggi e sfondi e di utilizzare questi più volte, cambiando il dettaglio inquadrato, l’inclinazione e la prospettiva, tutto ciò grazie all’uso del computer e degli strumenti dei più comuni programmi per il fotoritocco.
3. RISPARMIO DI TEMPO – DUE. Attenzione al senso di onnipotenza che l’uso del computer può ingenerare. Nessuna macchina o attrezzatura potrà mai sostituire l’impegno preliminare a qualunque impresa. Questo vale anche per il disegno del fumetto. La tentazione è quella di saltare il momento della sceneggiatura, sia essa scritta o schizzata (come avviene per lo storyboard). Ci si può trovare, cioè, ad essere così stimolati ad adoperare gli strumenti che si dimentica di pensare allo sviluppo della storia e al suo rapporto con la durata (numero pagine). Così, può accadere di ritrovarsi ad avere esaurito le idee in poche pagine, o a non avere ancora concluso la storia dopo il limite massimo di tavole imposto dall’editore. Il risultato? Dover rifare, tagliare, incollare, riadattare, con perdita di tempo e di energie!
A cura di Giorgio Di Vita