3 Trucchi per capire Wittgenstein
Nel manuale Filosofia per la Crescita si parla di un autore contemporaneo Ludwig Wittgenstein. E’ un filosofo un po’ ostico da capire anche perché egli ha trattato e studiato il mondo in modo logico.
Esiste in Wittgenstein il problema di come guardare il mondo, così come esiste la difficoltà di come desiderare le cose. È come se dietro la vita ordinaria ci fosse, secondo lui, una vita più profonda. Conoscere i fatti del mondo era solo una parte di ciò che cercava: ciò che desiderava era intravedere la profondità della propria anima (primo trucco).
Per risolvere questo enigma, egli scorse un possibile aiuto provenire dalla concezione di Dostoevsksij: una concezione più positiva di quanto riguarda la natura umana rispetto alla concezione di Tolstoj e che avrebbe consentito la felicità anche ad una vita che non valesse la pena ad essere vissuta.
Nei Fratelli Karamazov, lo stárez Zósima afferma: “Per la lietezza sono stati creati gli uomini, e chi è pienamente lieto, quegli è degno senz’altro di dire a se stesso: ‘Io ho adempiuto al comandamento di Dio su questa terra’”(Parte I, Libro I, cap. 4). In questo modo Wittgenstein ritiene che chi è felice compie il fine dell’esistenza (secondo trucco).
Lo stárez dice alla donna di poca fede che per conseguire la felicità è necessario possedere un amore operoso ed altruistico. Allo stesso modo Wittgenstein invita tutti gli uomini a non avere una cattiva coscienza per poter perseguire il più alto obiettivo, che è quello della felicità (terzo trucco).
A cura di Lucia Balista