4 Chiacchiere con Angela Foi
Alcuni miei allievi dell’Università del Tempo Libero hanno organizzato “Quattro chiacchiere con Angela Foi”, una serata di presentazione del mio ebook Giochi Conversazionali e il coinvolgimento del pubblico è stato talmente caloroso da emozionarmi. Le domande non finivano mai, ma questo è naturale poiché la comunicazione è materia che tocca tutti da vicino. O g n i g i o r n o tutti siamo inevitabilmente coinvolti nello scambio relazionale. Riporto qui di seguito alcune delle domande.
1. Qual è il valore che definiresti fondamentale nella comunicazione?
Per rispondere ho davvero dovuto pensarci e, in questo testo scritto, potrei solo usare un’icona per illustrare la mia espressione sinceramente pensierosa per il fatto di dover scegliere tra tanti valori tutti importantissimi. Dopo una rapida messa a fuoco, ho dichiarato l’ascolto il valore fondamentale. Senza ascolto non ci può essere scambio: ognuno parte inevitabilmente dai propri presupposti, ma, per crescere, dobbiamo confrontarli con quelli degli altri affinché, attraverso un processo di tesi/antitesi, si arrivi a una sintesi che è crescita! In troppi, invece di ascoltare il pensiero dell’interlocutore, pensano solo a prendere la parola e spesso, per farlo, interrompono. L’importante tema dell’ascolto è trattato a fondo nell’ebook.
2. Quali sono gli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per comunicare bene?
Sono strumenti di cui siamo dotati tutti, con la sola differenza tra chi ha la consapevolezza necessaria per usarli bene e chi non se ne rende conto. Sono la voce, la mimica, la gestualità, la postura, la gestione dello spazio e delle distanze. Questi sono puri strumenti che si può facilmente imparare a usare al meglio, come si impara a usare un martello o ad andare in bicicletta.
3. Quali atteggiamenti comunicativi dobbiamo tenere sempre presenti?
Questa domanda è consequenziale alla precedente, ma se per usare un martello o uno strumento comunicativo non serve l’anima, per comunicare bene sì! Dobbiamo allenarci (e si può fare) ad essere aperti ed empatici e dobbiamo fondamentalmente credere negli altri: chi pensa di essere circondato solo da stupidi e non si fida di nessuno dovrebbe ricordarsi che ci sono davvero tanti tipi di intelligenza (matematica, musicale, linguistica, emotiva…) e apprezzare chi è diverso da lui. Ne discenderà un ascolto attivo, che arricchisce, e un atteggiamento assertivo che guiderà verso quell’esito che gli americani chiamano WIN WIN (vinco io e vinci tu).
4. Se uno è fondamentalmente timido ha delle speranze?
La timidezza può diventare un valore aggiunto se vissuta con consapevolezza.
5. Nel tuo libro sono rivelati molti segreti. Ce ne elenchi qualcuno?
Vi dico solo che il segreto più grande è quello di scoprire che attraverso una serie di esercizi guidati si arriva a raggiungere esiti di grande soddisfazione e anche che l’acquisizione di consapevolezze in materia trasmette la forza necessaria per diventare comunicatori bravi e soprattutto liberi.
a cura di Angela Foi
Vuoi saperne di più? Scarica l’ebook completo: Giochi Conversazionali