Il cliente non ha sempre ragione. Ma qualche volta sì.

Foto Iniziale

Inizio questo post con una confessione. Quando ho cominciato a pensare al contenuto del mio ebook “Il cliente non Ha Sempre Ragione“, e poi quando l’ho presentato alla Bruno Editore per la pubblicazione non immaginavo certo di trovarmi un giorno io stessa nel ruolo di un cliente, alle prese con la pubblicità del “mio” prodotto. Sì, io, che per tutta una vita sono stata sempre, come dire, dall’altra parte del tavolo, nel ruolo di copywriter, di creativa, di consulente per brand di altri.

Ma quando si è trattato di trovare un modo per pubblicizzare l’ebook, per la pagina del sito di Bruno Editore e per le diverse iniziative da intraprendere nel programma di affiliazione, allora le cose sono cambiate. Ho deciso di sfruttare l’occasione per sperimentare sul campo la validità dei consigli e dei trucchi che ho suggerito ai lettori de “Il Cliente non Ha sempre Ragione“. Ed ecco le mie considerazioni.

Per la scelta dell’agenzia ho avuto vita facile: ho scelto lo staff del mio blog, scriviperme.com perché è la mia house agency. Professionisti di cui ovviamente mi fido ciecamente (li ho selezionati io stessa!).
Per il brief, ho cercato di essere più precisa e completa possibile (la famosa P della legge dei P.R.I.M.I),  con un documento in cui delineavo il target dell’ebook, le caratteristiche, i punti di forza e quelli di debolezza (sì, ci sono punti di debolezza in ogni prodotto, e anche se l’amor proprio è messo a dura prova, è necessario indicarli); ho allegato l’ebook e, con domande a tradimento al gruppo di lavoro, ho verificato che lo avessero letto davvero.

Una volta scritta la strategia e individuata una selling proposition, ho aspettato che mi arrivassero le proposte. Con una certa impazienza, con la paura di sbagliare, visualizzando già soluzioni.
Quando ho visto le proposte, erano neanche a dirlo molto ma molto diverse da come me le ero figurate. Molto meno austere e seriose, A questo punto ho fatto uno sforzo,  ho applicato le due I della legge dei P.R.I.M.I, immaginazione e intuito e, dopo aver verificato che la soluzione che preferivo rispondeva alla strategia ho dato il mio ok alla produzione.

Conclusione… i creativi amano andare fuori le righe, io ho fatto la Cliente Perfetta e il risultato mi è piaciuto. E a voi, piace?

A Cura di Eliana Pavoncello,
Autrice di “Il Cliente non Ha Sempre Ragione”

Pubblicato il: 27 Aprile 2009