Art. nr. 8 Come cambia la gestione degli aspetti economici nel passaggio da dipendente a libero professionista
«Quanto guadagna al mese un libero professionista?» si chiede il dipendente che intraprende la libera professione. Egli, infatti, non solo dovrà imparare a gestire il suo tempo, ma anche tutti gli aspetti economici e amministrativi della nuova attività. Da professionisti siete la ditta di voi stessi, dovrete amministrarvi da soli e abituarvi a gestire il denaro in modo diverso.
Vediamo insieme alcuni punti che, a prima vista, possono sembrare scontati, ma mostrano come cambia la gestione degli aspetti economici nel passaggio da dipendente a libero professionista.
1° aspetto – Chi ha un impiego fisso riceve direttamente sul conto corrente un accredito regolare che rappresenta lo stipendio netto. Non deve preoccuparsi di pagare le tasse né di accantonare fondi per la pensione o la malattia; non deve versare l’IVA e nemmeno destreggiarsi in una miriade di vincoli e balzelli insidiosi che gravano invece sulle entrate del libero professionista.
2° aspetto – Il dipendente sa bene quanto percepisce di stipendio (gli basta leggere l’importo netto in busta paga) e conosce la data esatta dell’accredito. Per il professionista, invece, è più difficile capire esattamente quanto guadagnerà al netto delle imposte e non sa nemmeno con precisione quando sarà pagato. Di questi tempi è facile che ci siano ritardi nei pagamenti, soprattutto con le grandi amministrazioni.
3° aspetto – Il dipendente è abituato a pensare in termini di entrate mensili e ragiona in funzione del fine mese; sa esattamente come regolarsi nell’attesa del prossimo accredito dello stipendio. Il libero professionista, invece, deve ragionare su scala annuale, non mensile, e considerare l’andamento generale annuo della sua attività.
4° aspetto – Non dimentichiamo che il libero professionista è pagato solo se lavora, a differenza del dipendente che riceve lo stipendio anche se è in ferie oppure in malattia. Il professionista, al contrario, quando non lavora non guadagna nulla. È una condizione d’incertezza spaventosa da accettare per chi proviene da un lavoro dipendente, soprattutto nei primi tempi della libera professione.
5° aspetto – A differenza del dipendente che trova in azienda gli strumenti per svolgere l’attività, il libero professionista deve procurarsi tutta l’attrezzatura: computer, utensili, manuali, auto, cellulare, ricambi, aggiornamenti, ecc. sono a suo totale carico.
6° aspetto – L’azienda si occupa di tutte le pratiche amministrative per conto del dipendente (gestione contributi e infortuni, calcolo del cedolino e accredito dello stipendio, ecc.) lasciando a carico del lavoratore solo la dichiarazione dei redditi. Al contrario, il libero professionista deve occuparsi in prima persona della gestione amministrativa e fiscale della sua attività.
Questi e altri aspetti sono trattati in modo approfondito nell’ebook “Da Dipendente a Professionista” dove raccontiamo la nostra esperienza personale senza nascondere nulla, sia le prime difficoltà che i primi successi. Il manuale vi accompagnerà dal momento delle dimissioni fino a muovere i primi passi nella libera professione, con grande attenzione agli aspetti psicologici di questa scelta.
In bocca al lupo e buon lavoro a tutti!
A cura di Laura Tentolini e Alessandro Muscinelli