BID/ASK Slipage: una tecnica efficace
Salve cari lettori, oggi voglio parlarvi di come eseguire delle azioni concrete nel mercato, ossia più precisamente di una tecnica di negoziazione.
“Negoziazione” è una parola grossa, che sta alla base del concetto di economia, ma non soffermiamoci troppo sui dettagli, la cosa importante da sapere è che la Borsa valori è un organismo regolamentato e standardizzato per la negoziazione di valori mobiliari. Tutto ruota perciò intorno allo scambio, o meglio alla compra-vendita.
Per esempio nel pit del CBOE (Chicago Board Options Exchange) gli intermediari e gli specialist del mercato si impegnano ad eseguire gli ordini dei clienti, e al prezzo da quest’ultimi indicato. Così lo specialist da vita al così detto “book”, ossia un libro telematico dove quest’ultimo annota e “sposa” in ordine di qualità, e dal basso verso l’alto, i migliori ordini in acquisto e in vendita. I compratori acquistano ad un prezzo detto BID, mentre i venditori vendono ad un prezzo detto ASK.
I compratori tenderanno ovviamente a tirare dalla loro parte il prezzo, ossia il più basso possibile, viceversa i venditori tenderanno a massimizzare il prezzo di vendita. A questo punto entrano in gioco le sacrosante leggi della negoziazione, infatti sappiamo tutti che se la domanda supera l’offerta il prezzo tende a salire, se viceversa è l’offerta che supera la domanda il prezzo tende ovviamente a diminuire.
Ciò è dovuto al fatto che ad esempio nel primo caso, visto il gran numero dei compratori, i venditori hanno alzato il prezzo sino a raggiungere un nuovo prezzo di riserva, o meglio di equilibrio.
Come si può intuire per controllare il prezzo a brevissimo termine è sufficiente tenere sotto controllo il book di negoziazione, qui infatti non sono solo evidenziate le proposte ASK e BID, bensì pure le quantità di unità vendute (size), il numero degli operatori che propongono la stessa offerta, e in alcuni pure il mercato di provenienza dell’offerta. Ecco un esempio di book:
Acquisto (bid) |
Vendita (ask) |
||||
Numero Proposte |
Somma Quantità |
Prezzo |
Prezzo |
Somma Quantità |
Numero Proposte |
3 |
2.000 |
0,8750 |
0,9500 |
3.000 |
2 |
2 |
3.000 |
0,8740 |
0,9500 |
1000 |
2 |
4 |
4.000 |
0,8700 |
0,9700 |
2000 |
3 |
1 |
5.000 |
0,86500 |
0,9840 |
2.600 |
5 |
5 |
6.000 |
0,8500 |
0,9850 |
2.800 |
4 |
Tenendo conto di tutto ciò, noi in veste di operatori esperti, immettiamo gli ordini al mercato con limite di prezzo (limit order), in questo modo possiamo “tirare” il prezzo il più possibile dalla nostra parte, effettuando in questo modo il così detto slipage.
Più precisamente si tratta di immettere un ordine il più possibile ridotto per i compratori, e gonfio per i venditori, ed evitare a tutti i costi di essere vittima dello spread (differenza tra BID e ASK).
Vi sono comunque casi in cui lo slipage riesce e altri no. Per far sì che riesca è necessario tenere sotto controllo il book, infatti, se ad esempio noi fossimo i compratori e vorremmo effettuare uno slipage di prezzo, non andremmo sicuramente a provarci nel momento in cui i compratori propongono quantità maggiori in acquisto rispetto ai venditori, piuttosto aspetteremo il ribaltamento della situazione, e cioè quando i venditori tenderanno di vendere in quantità maggiore rispetto alle richieste dei compratori.
In quest’ultimo caso noi, in quanto parte della minoranza dei compratori, possediamo più potere contrattuale rispetto ai venditori, e possiamo meglio dettare le regole. In queste circostanza sarà estremamente facile applicare lo slipage. E’ una tecnica che funziona specularmente se fossimo stati dei venditori.
A Cura di Giovanni Romano,
Autore de “Il Professionista delle Opzioni”