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Temi chiave della psicologia di vendita

Il marketing relazionale: è quella branca del marketing che permette di accrescere la relazione con il cliente attraverso la sua fidelizzazione.
Il marketing relazionale potrebbe essere descritto come la creazione, lo sviluppo, il mantenimento e l’ottimizzazione delle relazioni tra Cliente e Venditore, basato sulla centralità del cliente. Rappresenta l’insieme dei processi di gestione della relazione con i clienti attraverso l’analisi delle sue informazioni,
Per ottimizzare il Marketing Relazionale è necessario creare con la clientela una relazione di tipo personalizzato attraverso:

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28.2.09: Evento Gratuito “Ma Obama ha usato l’ipnosi?” a Milano

La prima volta che ho parlato di Obama non credevo che si sarebbe creato tutto questo interesse attorno all’argomento.

Pensavo solo che sarebbe stata un’altra delle numerose ricerche che io e il mio gruppo di lavoro abbiamo condotto sui temi della comunicazione efficace.  E invece no!

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L’empatia è donna? Ecco perché l’universo femminile è più bravo nelle relazioni…

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Il primo ad utilizzare il termine empatia fu il filosofo Theodore Lipps agli inizi del Novecento, che coniò il termine in tedesco “einfühlung” tradotto in seguito in inglese “empathy”.

La professione del venditore

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Ma quali consigli si possono suggerire a un giovane che intende intraprendere questa professione?

“Sconsiglio di avvicinarsi a questa professione con la riserva mentale di praticarla fino a quando non trovi un posto di lavoro fisso, o altro lavoro.”

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Donne in crisi? Ecco che cosa ho scoperto…

Il 1999 è stato un anno molto importante per me. Quello che io chiamo l’anno della svolta. Ho superato una grossa malattia, ho deciso di smettere di fare il marketer puro e mi sono sempre più occupato di Crescita Personale.

Ottimisti o pessimisti?

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Siete un venditore ottimista, una persona che ha in testa un “SI”, che pensa a che cosa si può fare, a che cosa è giusto e funziona, che ritiene che il successo nella relazione con il cliente dipenda dalla sua abilità e dalla capacità di capirne i bisogni e di avvicinargli il prodotto nel modo migliore?

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Cosa fare per elevare l’autostima nella vendita?

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Il successo di qualunque individuo non dipende tanto da ciò che gli altri pensano di lui, quanto da ciò che lui pensa di se stesso!

Ecco una serie di suggerimenti estremamente efficaci per raggiungere questo obiettivo:

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Lavoro, ottimismo e intelligenza emotiva

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Oggi desidero affrontare l’argomento lavoro, che, se analizzato sotto il duplice aspetto, ovvero quello dell’ottimismo e dell’intelligenza emotiva, può senz’altro
Offrire spunti di osservazioni decisamente interessanti.

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I lati positivi della crisi (parte 2): Forse è il momento di approfittare

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Cari amici è tempo di crisi. Perché non approfittare? Cosa intendo? Voglio dire che se siete come me persone con la giusta ambizione; se siete come me persone che non si sono mai arrese davanti alle ciambelle uscite senza buco (qualcuno le chiama fallimenti); se avete cercato già in passato di riuscire ad affermarvi in un ruolo più consono al livello che pensate di meritare…

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Eccesso di autostima

Per chi esercita la professione della vendita, esiste un’altra trappola mortale per le proprie prestazioni, questa volta legata ad un aspetto che potrebbe essere in parte spiegato con un eccesso di autostima: L’EGOTISMO.

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Come il quoziente emotivo aiuta la vendita

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A questo punto è legittimo chiedersi come mai le emozioni abbiano un peso così importante nel successo non solo personale ma anche professionale degli individui, soprattutto nel campo della vendita.
Gli scienziati sostengono che le nostre emozioni ci guidano nell’affrontare situazioni troppo complesse e importanti perché possano essere affidate al solo intelletto.
Come ognuno, dalla propria esperienza sa, quando è il momento che decisioni e azioni prendano forma, le sensazioni contano almeno quanto (se non di più) del pensiero razionale.
Ad esempio, nel processo d’acquisto (e più è alto il valore del bene in esame più questa dinamica si intensifica) la decisione viene presa molto spesso sulla base di pulsioni inconsce, emotive, e poi giustificata razionalmente.
Chi acquista un bene oggi abbastanza comune, una bella casa in montagna, si fa frequentemente guidare (perlopiù inconsciamente) da bisogni emotivi del tipo:

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