Come e perchè dobbiamo sfruttare la comunicazione a nostro vantaggio

Clotilde De MeoPotresti scalare una montagna, ottenere un risultato incredibile, battere un record, fare una scoperta importante, ma se nessuno lo sapesse? E’ come se non fosse mai avvenuto! Le persone parlano di ciò che conoscono, di quello che viene raccontato loro, comprano un prodotto perchè lo hanno visto in una pubblicità o perchè qualcuno gliene ha parlato, vengono a conoscenza di un servizio o di un evento perchè hanno ascoltato la notizia alla radio, alla tv oppure hanno letto un articolo su Internet o sul giornale. 

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Come generare cambiamenti attraverso le parole

Roberto PalumboLe parole sono importanti!” Così urlava Nanni Moretti in uno dei suoi film, anticipando un concetto che le neuro-scienze avrebbero più avanti divulgato, studiando il linguaggio.
Cosa sono le parole? Quale effetto hanno sul nostro modo di agire? E’ possibile che il vocabolario che utilizziamo nella nostra comunicazione quotidiana influenzi il nostro comportamento e le reazioni altrui? Certamente!
Provate a pensare alla parola suino… quale immagine vi viene in mente? Quali sensazioni provate? Probabilmente, nulla di emotivamente rilevante.   Ora pensate alla parola porco…  L’immagine è forse diversa? E le sensazioni associate? Di sicuro il termine porco evoca immagini, ricordi e sensazioni in qualche modo sgradevoli. In fondo si tratta dello stesso animale, eppure può generare reazioni molto diverse a seconda della “parola” con la quale viene etichettato. 
Cosa sono, allora, le parole? Sono delle “Etichette” per delle sensazioni. 
Ciascuno di noi ha il proprio bagaglio di esperienze, ricordi, reazioni, convinzioni e quant’altro che a loro volta, hanno creato sensazioni ancorate a determinate parole. Tali sensazioni affiorano inconsciamente ed automaticamente ogni volta che quelle parole vengono pronunciate, ascoltate o immaginate.
Si tratta di un meccanismo molto potente che in PNL (Programmazione Neuro-linguistica) viene definito “Ancora” e che si fonda sugli esperimenti relativi ai riflessi condizionati dello scienziato Ivan Pavlov.
A questo punto possiamo comprendere come mai, a volte, alcune persone reagiscano male a certi nostri commenti, magari del tutto spassionati. 
Allo stesso modo, una parola che evoca nel nostro interlocutore una catena di associazioni positive potrebbe, invece essere la chiave per conquistarlo.
Ecco, dunque l’importanza di calibrare il nostro linguaggio adattandolo a quello di chi ci ascolta. Ma come si fa a sapere quale linguaggio predilige il nostro interlocutore? Risposta: ascoltandolo attentamente. L’ascolto praticato in modo attivo ci permette di comprendere molto di più delle semplici parole. Le persone si raccontano e ci danno attraverso il loro linguaggio tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno per entrare in sintonia con loro. Dobbiamo solo abituarci ad ascoltare e a cogliere i vocaboli e gli schemi linguistici che le persone ripetono o sottolineano perché dietro di essi c’è sicuramente un significato emotivo che va  oltre le parole.
Questi concetti sono ampiamente spiegati nel mio ebookComunicare Emozionando” dove l’accento viene posto proprio sulle emozioni, su ciò che fa realmente “vibrare l’anima di chi ti ascolta”.
Naturalmente, il medesimo discorso vale per noi stessi, ovvero, per il linguaggio che utilizziamo dentro di noi nella vita quotidiana. Pensiamo a quando ci di fronte ad un problema, quasi sempre ci carichiamo negativamente perché utilizziamo dei termini eccessivamente negativi o sproporzionati che non fanno altro che riempirci il cervello di associazioni mentali e che hanno l’unico risultato di limitare o impedire la soluzione al problema.
Già il fatto di dire “Ho un problema” potrebbe essere diverso che dire “ho una sfida da superare”, oppure “cosetta da risolvere” perché problema evoca esperienze e ricordi  negativi, mentre, sfida o, addirittura, cosetta da risolvere sono qualcosa di neutro o divertente e comunque orientato al positivo. E il nostro comportamento si conforma al nostro pensiero.
Un altro esempio; la prossima volta che qualcosa va storto, invece di dire “Sono inca..ato!” dite ad es. “Sono stizzito!!””Sono davvero molto corrucciato” oppure “Inalberato” e vedrete che invece di arrabbiarvi vi verrà un po‚ da ridere perche quei termini sono davvero ridicoli, eppure, il loro effetto sul cervello è veramente magico perché attivano aree dove risiede la sensazione del divertimento.
Ecco, allora, l’idea di utilizzare un cd. vocabolario “Trasformazionale”, ovvero, schemi linguistici appositamente studiati e adottati al fine di generare reazioni positive, produttive, risolutive, divertenti, creative ecc., in noi stessi, prima di tutto e negli altri e per poter, perché no, comunicare emozionando!
Ricordatevi, le parole sono importanti e se non fate come vi dico giuro che mi “Inalbero”!!!

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3 Trucchi per chiedere lo sconto nei negozi di abbigliamento

Marco GermaniQuando acquisti un capo di abbigliamento, hai mai pensato che potresti chiedere sistematicamente lo sconto e risparmiare del denaro, con una semplice richiesta ? La maggior parte delle persone, in queste circostanze, non chiede lo sconto semplicemente perchè ha paura di trovarsi in una situazione di imbarazzo, teme che la sua richiesta sia sconveniente o fuori luogo o semplicemente non vuole sentirsi dire di no. Studiando i principi della persuasione e le logiche di mercato che portano alla costruzione di un prezzo, spesso esageratamente a favore del venditore, possiamo invece capire che chiedere sistematicamente uno sconto è un’azione saggia e del tutto legittima e che nel tempo può portare a significativi benefici economici. Ecco di seguito tre trucchi, per chiedere uno sconto in un negozio di abbigliamento:

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Come coniugare Calvino e i social network

Roberto SaffirioPartendo dal presupposto che nella comunicazione, come nel resto delle cose della vita, provare non significa necessariamente condividere, ammetto che anch’io sono tra quelli che si sono affacciati da poco a sistemi di comunicazione come Facebook, non privo di molte paure, non senza una contemporanea, piacevole sorpresa.

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3 Trucchi per farsi pubblicare

Dario FolchiHo deciso di creare un corso su come farsi pubblicare perché, lavorando come story editor, ho vissuto sulla mia pelle le aspettative di giovani autori disattese per un approccio sbagliato, ingenuo o superficiale. Non basta scrivere bene e avere buone idee, bisogna saperle presentare in modo efficace, per non annoiare e non far perdere tempo a chi valuterà se è il caso o meno di pubblicarle.

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Adesso puoi diventare l’Obama italiano…

Gianluca PistoreObama ha vinto e io sono emozionato. Ascoltavo il suo discorso e quando ha detto che “noi siamo la più grande nazione della Terra” mi sono commosso. Eppure non parlava della mia nazione ma della sua. Non se se anche tu ai seguito più le elezioni presidenziali Usa che quelle per la regione Sicilia che si sono appena svolte o quelle politiche che verranno a breve. Io le ho seguite, le ho studiate molto attentamente e posso dirti che Obama ha puntato su due pilastri fondamentali: “la migliore organizzazione nella storia della politica” come la definisce lui stesso e un’abilità paurosa durante i comizi.

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3 Segreti per la tua Autorevolezza!

Domenico EremitaUno dei principali motivi per cui le aziende medio-piccole ed i liberi professionisti si allontanano dalla pubblicità è legata ai costi della stessa, molto alta rispetto ai benefici che in genere si ottengono. Ne scaturisce per questo motivo una specie di “diffidenza”che accompagna gli stessi verso il mercato della pubblicità tradizionale.

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Aperti all’amore e all’amicizia

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Angela FoiNella prima metà del mio ebook ci sono tante considerazioni sugli atteggiamenti, sugli strumenti e anche qualche strategia per avviare e sostenere una buona conversazione, ma non ho avuto modo di andare a fondo nell’analisi delle premesse necessarie in cuor nostro per creare una buona relazione.

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3 segreti per diventare un mediatore civile di successo

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Alessandra GrassiOgni giorno ricevo tante domande sul mio blog su come diventare mediatore civile, su come scegliere il corso  migliore, su quali prospettive offre questa professione, su come entrare nelle liste degli organismi di mediazione accreditate dal ministero, su come avere successo.
La mia risposta a queste e altre domande è nel mio ultimo ebookDiventare Mediatore Civile“.

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3 Trucchi per Entrare nel Club del ComunicAmore

Luigi MianoEntrare nel Club del ComunicAmore significa qualcosa di più di essere dei bravi comunicatori. Significa avere sintonia con gli altri, comprenderli a fondo e farci capire. Significa essere in empatia e non avere alcuna difficoltà ad entare in contatto profondo con gli altri esseri umani.

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3 Trucchi per migliorare la tua credibilità

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Marco GermaniIn uno scenario di business come quello attuale, dove con internet abbiamo accesso a milioni di persone su social network o sui forum specializzati, semplicemente dal divano di casa nostra, uno dei valori più importanti nell’ottica di influenzare gli altri e muoverli eticamente nella nostra direzione, è la CREDIBILITA’. Più riusciamo ad essere credibili in quello che diciamo, ovvero dimostriamo coerenza, serietà e affidabilità, più gli altri si fideranno di noi e avranno la tendenza a seguire i nostri consigli e raccomandazioni. Lo diranno inoltre agli altri aiutandoci nella promozione del nostro servizio o prodotto, se quello è l’obiettivo.

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Come convincere le persone

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Michel SainvilleQuali sono esattamente le modalità che portano chiunque di noi a convincersi degli aspetti positivi e negativi  delle cose che vede, legge, ascolta o sperimenta?

Secondo la PNL, possiamo convincerci di qualcosa in quattro modi diversi e ognuno di noi ne sceglierà, in maniera tendenzialmente inconsapevole, uno in particolare a seconda della situazione.

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