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Come gestire un progetto e armonizzare obiettivi divergenti

Bruna FerrareseLa gestione di un progetto ha una natura speciale rispetto alla normale organizzazione dell’azienda al punto che la gestione per progetti  ha dato vita ad un insieme di metodologie definito “project management” che costituiscono una vera e propria specializzazione. Infatti è possibile distinguere  due grandi categorie: Management dello Status Quo (line manager o funzionali) prevalentemente orientato alla gestione delle normali attività (routine); e Change Management (project management), concentrato sulla realizzazione di qualcosa di nuovo, gestore di un cambiamento di prodotto o di processo.
La prima tipologia si trova tipicamente nelle organizzazioni classiche, di tipo gerarchico-funzionale, dove il processo di gestione si caratterizza come “by activities” (focus su attività). Invece, nelle organizzazioni che lavorano essenzialmente “per progetti”, il processo peculiare di gestione è “by objectives” (focus su obiettivi e scopi).

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Come cambiare per crescere

Stefano BerdiniQuando si cambia si perde sempre qualcosa?. Esiste anche un proverbio che conferma tale convinzione: “chi abbandona la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova”. Eppure il cambiamento può essere visto al contrario come sviluppare e acquisire qualcosa in più; quando si cambia si acquista qualcosa e si cresce. Molte persone però, nel corso di progetti di cambiamento, manifestano grandi resistenze perché hanno timore di perdere molte cose; la sicurezza, le abitudini, i propri spazi ed anche il potere, anzi forse proprio quest’ultimo diventa il vero motivo di resistenza.

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Come affrontare questo momento economico utilizzando i propri valori

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Paolo TodiscoCari Amici Imprenditori ristoratori, stiamo vivendo un periodo economico veramente difficile; siamo bombardati da notizie catastrofiche e assolutamente negative. Il primo effetto è il blocco psicologico de consumi; noi ristoratori ne subiamo le dirette conseguenze e ci ritroviamo a non riuscire ad incassare, a volte nemmeno le spese fisse per il mantenimento delle nostre attività. Io però voglio fare un passo indietro e dirvi ciò che ho fatto nei tempi di vacche grasse e che ora mi permette di poter lavorare con un pochino di tranquillità in più.
Ho fatto fruttare al massimo il mio valore fondamentale: la mia onestà!
Certo avete letto bene e posso garantirvi che se dovessi dare un solo consiglio ad un futuro imprenditore sarebbe proprio questo: sii onesto fino all’inverosimile e vedrai che in un momento di difficoltà tutti coloro che ti sono attorno cercheranno di darti una mano.

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10 regole per una presentazione coi fiocchi

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Simone CasadeiA volte bastano pochi ritocchi per trasformare una presentazione dotata di potere soporifero in una capace di tenere gli ascoltatori con gli occhi spalancati e le orecchie tese: una presentazione persuasiva.

Proviamo a scrivere una specie di “decalogo”.

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3 Trucchi per presentare il prezzo di un prodotto in modo efficace

Marco GermaniAbbiamo visto in un precedente post che, in una negoziazione commerciale, il prezzo non è quasi mai il solo fattore che ne determina il buono o cattivo esito. C’è sempre almeno un altro fattore, insieme al prezzo, che influisce in maniera determinante sull’esito finale, in altre parole, se l’unico ostacolo alla conclusione positiva della trattativa è il prezzo, nella maggior parte dei casi le due parti trovano un accordo. Vediamo ora tre modi per presentare al meglio il prezzo del nostro prodotto, per massimizzare le nostre possibilità di concludere positivamente la vendita:

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Come valutare l’impatto finanziario della durata media dei crediti e dei debiti

Antonio SchirripaNel mio ebook “Il Check Up Aziendale” più volte ribadisco un concetto che ritengo di fondamentale importanza: la vendita di un bene o di un servizio fa sorgere un credito il quale sarà incassato successivamente. Allo stesso modo l’acquisto di un bene o di un servizio fa sorgere un debito che sarà pagato in un momento successivo. Da questo concetto deriva che il reddito, utile o perdita, si determina come differenza tra i ricavi di vendita ed i costi di acquisto  ma la liquidità disponibile è data dalla differenza tra gli incassi ed i pagamenti. Pertanto il concetto di utile non corrisponde a quello di liquidità.

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Calendario di Gennaio 2012: vota il tuo Ebook preferito!

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Anche per il 2012 la Bruno Editore è lieta di introdurvi al nuovo anno con tante novità editoriali, pensate per tutte le esigenze e le aspettative dei nostri lettori. Come sempre vi proponiamo un catalogo brillante, con tre uscite settimanali, dove troverete suggerimenti, guide pratiche, strategie di business… e anche qualche novità che riuscirà a sorprendervi!

Come convincere con una dimostrazione

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Roberto SaffirioSpesso, nei corsi scolastici di matematica e nei libri di testo la dimostrazione viene considerata il momento essenziale, talvolta addirittura preponderante, dell’intera trattazione di un problema. Lo schema enunciati-dimostrazioni è l’impostazione tipica aristotelico-euclidea che tende a far coincidere con questo stile la sostanza della razionalità matematica.

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Come sfruttare le ECDL per trovare lavoro

Dario Ferrero & Barbara RamponeLa Certificazione ECDL,  European Computer Driving Licence è un programma che fa capo al CEPIS – Council of European Professional Informatics Societies , l’ente che riunisce le Associazioni europee di informatica.
Uno dei 17 Paesi membri  è l’Italia, ed è rappresentata dall’AICA – Associazione Italiana per l’informatica ed il Calcolo Automatico.
In Italia la Certificazione ECDL è riconosciuta quale Titolo di merito valido ai fini dell’attribuzione di un punteggio nei concorsi per soli titoli, o per titoli ed esami, e quale credito formativo del lavoratore.

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Come fare networking in modo intelligente

Stefano CalicchioUn recente articolo dell’Harvard Business Review a cura di Rob Cross e Robert Thomas ha evidenziato l’importanza dell’attività di networking intelligente per la carriera delle figure dirigenziali. Il titolo del pezzo “un modo intelligente di fare network” anticipava al lettore il concetto chiave espresso nel testo: come i decisori aziendali capaci di realizzare al meglio i propri obiettivi siano quelli in grado di stabilire contatti con persone selezionate, traendone benefici.

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Come attuare una corretta risoluzione consensuale del rapporto di lavoro

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Pier Paolo SposatoMolte aziende, nell’attuare dei processi di riduzione del personale, propongono ai dipendenti la trasformazione del licenziamento in risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, con incentivazione all’esodo. Qualunque sia il motivo per il quale l’azienda propone ad un dipendente d’interrompere il rapporto attraverso una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, la corretta procedura dovrebbe essere la seguente:

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Come sviluppare un vantaggio competitivo per i tuoi eventi

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Filippo Maria CailottoSi parte sempre da una semplice domanda: perchè uno spettatore dovrebbe partecipare al nostro evento?

La risposta è (o dovremmo fare in modo che fosse): perché sappiamo interpretare meglio delle organizzazioni concorrenti i bisogni del nostro pubblico e siamo in grado di offrire un vantaggio competitivo che rende unica la nostra proposta.

Con riferimento a quest’ultimo, vi sono almeno tre aspetti da considerare.

Innanzitutto il vantaggio competitivo deve risiedere in benefici rilevanti per il nostro spettatore, tali da creare un valore percepito. È infatti fondamentale che questi benefici siano significativi agli occhi del segmento di pubblico prescelto e quindi in grado di favorire una risposta positiva.

Inoltre è importante che il vantaggio competitivo valorizzi aspetti che rafforzano la nostra scelta di posizionamento differenziante rispetto a quella dei concorrenti, una scelta strategica che ci permette di presentare la nostra proposta come originale e distinta nel “mercato degli eventi” e per questo non facilmente sostituibile con altre tipologie di offerta.

Infine è bene sottolineare che il vantaggio competitivo viene dato da un insieme di fattori che concorrono a formare l’esperienza complessiva proposta dall’evento. Occorre dunque cercare di massimizzare il valore del pacchetto globale che viene offerto.

Per rappresentare quest‚ultimo concetto il marketing utilizza una semplice formula matematica: il valore per il cliente è uguale al rapporto tra benefici e costi (valore per il cliente = benefici/costi).

Può far sorridere il ricorso ad una formula matematica per misurare una percezione derivante anche da fattori intangibili, ma credo si possa convenire che può rappresentare un utile strumento di valutazione: il valore della proposta infatti aumenta incrementando il numeratore, ossia i benefici promessi dal pacchetto complessivo, e riducendo il denominatore: non solo i costi reali, come il biglietto, o psicologici, come uno spettacolo ritenuto “ostico”, ma anche le “scomodità”. Vuoi un esempio non banale? Uno spettacolo che termina dopo l’ultima corsa dell’autobus comporta una scomodità e un costo (reale e psicologico) non indifferente per chi non ha l’auto, come ad esempio tanti giovani o tanti anziani; trasformiamolo in beneficio, concludendo la serata in tempo utile e facendo percepire il fatto con l’offerta di un biglietto per l’autobus al costo di 1 centesimo.

Per proporre il nostro evento in modo vincente dobbiamo dunque creare un vantaggio competitivo offrendo un insieme di benefici rilevanti per il nostro pubblico e riducendone i “costi” (reali, psicologici o di “scomodità”).

Ogni situazione presenta ovviamente aspetti peculiari: dovrai identificare e valorizzare nella comunicazione quelli più appropriati per il tuo pubblico. In ogni caso, se esiste un segreto per il successo, risiede nell’abilità di dare valore aggiunto alla tua proposta, di creare valore per lo spettatore, di fargli percepire che gli stai offrendo qualcosa di migliore.

A cura di Filippo Maria Cailotto

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Come scegliere una strategia per la crescita personale

Roberto PuglieseCambiare e crescere, si sa, è difficile tuttavia è anche uno dei bisogni fondamentali dell’uomo. Lo dicono e lo ripetono tutti i grandi guru della crescita personale come Anthony Robbins e Stephen Covey. Ma, ci sono diversi modi per cambiare, diversi percorsi, diverse tecniche. Quale scegliere e soprattutto come?

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Come diventare autosufficienti e liberi

Vitiana Paola Montana« Il supremo frutto dell’autosufficienza, è la libertà.» Epicuro
I due termini citati in questa massima, “autosufficienza” e “libertà”, rappresentano un obiettivo verso il quale tutti dovremmo tendere, specialmente di questi tempi. Se, a prima vista ,può sembrare una chimera raggiungere entrambe queste qualità, a ben vedere può risultare molto più agevole e fattibile di altre sfide contemporanee come la ricerca di un posto di lavoro fisso o la speranza di vincere al superenalotto!

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Come sfruttare la legge dell’attrazione per rilanciare il proprio ristorante

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Paolo TodiscoCari Amici lettori, in questo periodo di crisi economica ci troviamo di fronte ad un mercato molto lento ed inattivo. Come tutti i miei colleghi ristoratori mi sto chiedendo quali scelte operare per rilanciare il mio locale. Non è facile trovare delle soluzioni; non è sempre colpa degli altri; non dobbiamo aspettare la manna dal cielo: dobbiamo agire.
Secondo il mio modesto parere dobbiamo guardarci bene attorno e valutare bene ciò che i nostri clienti desiderano; dobbiamo aggiungere servizi accessori; in breve abbiamo l’obbligo di creare nuove necessità.

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Come non mettere tutto il tuo e commerce nelle mani dei motori di ricerca

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Enrico RattoMetteresti tutta la tua attività nelle mani di un agente commerciale che lavora per un’altra azienda? Non credo. E allora, perché il tuo ecommerce dovrebbe vivere in base alle scelte – più o meno tecnicamente prevedibili – di un algoritmo, e in particolare dell’algoritmo di Google?
Google è fondamentale, il suo sistema di ricerca porta ai nostri siti un numero elevatissimo di visitatori interessati ai nostri prodotti. Ma non può generare il 90% del traffico al nostro sito: se il tuo SEO ha successo, qualcosa di più generale non sta funzionando.

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