Come acquisire le abilità relazionali per il successo personale

Tiziana LanaTutti noi utilizziamo le nostre innate “abilità relazionali di counseling e coaching”, ogni volta che qualcuno ci chiede di ascoltarlo, di sostenerlo in una momentanea difficoltà. Benché costituisca una predisposizione, abilità come l’empatia e l’ascolto sono un’arte relazionale efficace che si consegue attraverso l’allenamento e il lavoro su di sé. Sono le relazioni che passano attraverso le abilità di persone che sono più d’aiuto di altre come negli interventi one to one di Counseling e Coaching.

Il Counselor è principalmente una guida al “saper essere”. Lavora sull’atteggiamento del cliente cercando di trovare un punto di vista dell’accaduto che lasci spazio a una possibile crescita, scelta e consapevolezza della realtà affinché possa trasformarsi in un’opportunità di ampliamento di orizzonti, anche interiori. Il Coach è un allenatore, favorire la sviluppo del potenziale, il raggiungimento delle performance e dell’eccellenza verso il traguardo concordato agendo sul senso di autoefficacia, facilita l’espressione e lo sviluppo del piano d’azione per ottenere il cambiamento.

Per affinare le abilità di relazione, Coach e Counselor devono ampliare gli studi sulla comunicazione, l’intelligenza emotiva e acquisire un pensiero flessibile e aperto, apprendendo dall’esperienza in modo sistemico comprendendo le dinamiche tra gli attori coinvolti. Le competenze relazionali si acquisiscono attraverso percorsi formativi ed esperienziali strutturati e approfonditi, in particolare di gruppo. 

Le principali abilità da sviluppare sono costituite dai 10 pilastri
1) Abilità comunicative – capacità di comunicare in modo efficace utilizzando i fondamenti della prassi comunicativa (verbale, non verbale e paraverbale) e consente di parlare della relazione (metacomunicazione) favorendo l’uscita da situazioni di empasse. 
2) Empatia – capacità di sentire le emozioni dell’altro senza identificarsi. Si stabilisce un’alleanza comunicativa attraverso la partecipazione empatica ai vissuti dell’altro, ponendosi dal suo punto di vista per sviluppare la comprensione.
3) Accettazione incondizionata – capacità di accogliere il cliente con atteggiamento positivo, accogliente e non giudicante, sospendendo i giudizi di valore e l’urgenza classificatoria.
4) Congruenzacapacità di comunicare in coerenza fra canale verbale, paraverbale o non verbale.
5) Silenzio –  capacità di fare spazio interiore per l’ascolto con la propria presenza. 
6) Ascolto attivo – Capacità di concentrarsi completamente su ciò che il cliente dice e sente con empatia e accettazione, distinguendo tra le parole, il tono della voce, ed il linguaggio del corpo, senza pregiudizi, etichette o luoghi comuni.
7) Riformulazione-  capacità di parafrasare, riassumere per rispecchiare ciò che il cliente ha detto, per assicurare chiarezza e comprensione. 
8) Domande apri-porta– capacità di porre domande aperte che rivelano le informazioni necessarie, per favorire chiarezza, nuovo apprendimento, permettono al cliente di aggiungere elementi. 
9) Errori della comunicazione capacità di evitare frasi che giudichino, moralizzino, banalizzino, offrano soluzioni pronte.
10) Confronto e meccanismi di difesa– capacità di mettere a confronto le contraddizioni presenti sul piano verbale o fra piano verbale e comunicazione non verbale avvicinandosi alla zona prossimale dei meccanismi di difesa dell’altro senza toccarli. 

Le abilità relazionali favoriscono la ridefinizione del problema e offrono la possibilità di osservare la situazione da un nuovo punto di vista, rendendo l’interlocutore libero di scegliere e pianificare  stabilendo obiettivi con un piano con risultati che siano realizzabili, misurabili, specifici e con tempi precisi. Particolarmente efficace risulta il modello MESAPE del Counseling Psicosintetico, come pone la volontà come potere centrale per la svolta verso scelte libere e sentite, con sapienza, determinazione e finalizzazione costruttiva verso l’autorealizzazione, affinché l’uomo divenga libero e responsabile della propria vita. Quando ogni atto, progetto o obiettivo è il frutto del più intimo volere, allora non c’è più spazio per le recriminazioni, il dubbio, l’insoddisfazione.

A cura di Tiziana Lana

Pubblicato il: 7 Dicembre 2012