Come affinare le proprie abilità comunicative in politica
Adoro osservare le persone mentre interagiscono fra loro. Per “deformazione professionale” sono particolarmente attratto da coloro che parlano in pubblico e tra questi è facile incontrare politici.
Peraltro, una parte del mio lavoro è collegata al mondo politico e in questo contesto ho la possibilità di osservare attentamente il modo di comunicare dei politici locali.
E‚ evidente, per alcuni, il tentativo di migliorare le proprie abilità comunicative; tuttavia è altrettanto evidente che per la maggior parte tali tentativi si siano fermati alla lettura superficiale di qualche testo o all’imitazione pura e semplice di qualche personaggio in tv, perché, nonostante sguardi, posizioni e vocaboli piazzati strategicamente, il loro messaggio non arriva.
E’ molto divertente (ma a volte triste), inoltre, notare come gruppi di politici utilizzino immancabilmente gli stessi vocaboli e la stessa gestualità, il che li fa sembrare usciti dallo stesso “stampo”. Evidentemente, hanno letto da qualche parte -o qualcuno gli ha suggerito- che quella data parola o quel gesto è d’effetto, cosicché li ripetono all’infinito, in qualsiasi contesto!
Personalmente, sarei in grado di indovinare a quale schieramento appartenga una persona, dopo che questi abbia pronunciato anche solo un paio di frasi!
Paradossalmente, invece, sono molto più convincenti alcuni politici di paesini più piccoli che si esprimono in modo assolutamente naturale e, oserei dire, “rustico”. Sono lontani da qualsiasi “tecnica” comunicativa, eppure, il loro messaggio arriva dritto al punto.
Perché? Perché sono sé stessi; perché sono naturali e congruenti e i loro interlocutori riescono a cogliere l’autenticità del loro messaggio.
E’ chiaro che essi ricalcano, pur inconsapevolmente, il modello comunicativo dei loro concittadini. Magari si esprimono attraverso vocaboli in dialetto che, molto spesso, in un piccolo contesto sono più efficaci di qualsiasi bella parola pronunciata in italiano perfetto.
Nella politica il linguaggio è qualcosa di sacrosanto. Le parole sono etichette, in PNL vengono accomunate alle “ancore”, perché agganciano, evocano immagini e sensazioni, attraverso il meccanismo del riflesso condizionato. E l’abilità del politico deve essere quella di saper richiamare le giuste sensazioni.
E’ naturale che più è grande il Comune (o il contesto) in cui si parla e più deve aumentare l’abilità dell’oratore di coinvolgere tutti i presenti, ciascuno col proprio carattere e con una diversa modalità di apprendimento. Ecco quindi che entra in gioco l’ulteriore fattore tecnico che, sempre in PNL, viene denominato “Rapport”.
Insomma, quando dal piccolo contesto omogeneo si passa ad una massa di ascoltatori un po‚ più complessa, diventa necessario acquisire le necessarie conoscenze attraverso una buona guida pratica.
Nell’e-book “Comunicare Emozionando” ho illustrato il percorso per riuscire a trasmettere emozioni ad un pubblico di qualsiasi genere e numero, attraverso il proprio modo di essere, sfruttando cioè le proprie risorse interiori.
Tale pratica mi ha insegnato, innanzitutto, che per poter far breccia nei cuori è necessario essere sé stessi. Si può modellare una struttura ma il contenuto deve essere quello originale, quello che parte dalla propria identità profonda.
Chi non aggiunge contenuto originale alla forma diventa come quei politici (ma non solo) fatti con lo stampino: tutti uguali e tutti dimenticati in breve tempo. Chi, invece, è interessato a trasmettere realmente qualcosa avrà l’opportunità di comprendere come riconoscere e far emergere il meglio di sé. “Comunicare emozionando” è un viaggio interiore, alla ricerca delle proprie potenzialità, delle straordinarie risorse che abbiamo dentro e che sarebbe un peccato non tirar fuori e sfruttare.
Ed è un discorso che oltrepassa il contesto politico, abbracciando ogni tipo di interazione umana; dal venditore all’insegnante; dal dirigente all’impiegato; dal politico al seduttore. Insomma, saper comunicare è il passaporto per una vita fatta di relazioni più profonde e durature per chiunque abbia voglia di vivere pienamente questa vita e, perché no, lasciare il segno!
A cura di Roberto Palumbo
Autore di Comunicare emozionando