Come individuare i fattori di successo e insuccesso dell’impresa
La professione dell’imprenditore è bella perché è libera, nel senso che non deve sottostare a schemi fissi, a regole predeterminate. Nel rispetto delle leggi e dei principi di fondo, l’imprenditore può infatti cavalcare a briglia sciolta il proprio estro, la propria fantasia creatrice.
Ma se vuole avere successo, cioè se vuole raggiungere quello che è lo scopo primario, vitale e insopprimibile, di ogni impresa: creare ricchezza (profitti e liquidità), egli deve tenere certi comportamenti, piuttosto che altri. Come si sa, non esistono ricette o formule, più o meno magiche, utili a questo scopo.
Comunque, si possono indicare alcuni tratti comuni alle nuove imprese che hanno avuto successo o insuccesso. In questo articolo spiegherò in modo dettagliato i fattori di successo dell’impresa.
Fattori di successo dell’impresa:
– Orientamento al mercato
– Specializzazione
– Plus
– Professionalità e managerialità
– Controllo di gestione
– Risparmio.
Fattori di insuccesso dell’impresa:
– Attendismo
– Forzatura
– Speculazione
– Squilibrio finanziario.
Orientamento al mercato: L’imprenditore consapevole che il suo vero patrimonio è la clientela sarà certamente votato al mercato, vale a dire aperto alle istanze e sensibile ad ogni minimo mutamento del mercato, attento a mettere sempre a fuoco i bisogni dei clienti e a combinare in modo innovativo competenze e risorse per offrire un prodotto-servizio al passo coi tempi e sempre più confacente alle aspettative del particolare segmento del mercato cui si rivolge. E’ chiaro che l’imprenditore orientato al mercato avrà senz’altro maggiori possibilità di riuscita dell’imprenditore che è invece rivolto alla fabbrica.
Specializzazione: L’imprenditore che, oltre a essere orientato al mercato, possiede in più tecnologie nuove e specifiche da mettere a disposizione del particolare mercato in cui agisce, ha indubbiamente un ulteriore carta vincente tra le carte da giocare.
Plus: ma anche la specializzazione può non essere di per sé sufficiente per vincere la partita; per far sì che i clienti, a parità di altre condizioni oggettive (prodotto, prezzo ecc.) preferiscano acquistare da noi anziché dalla concorrenza, occorre dare qualcosa di più rispetto agli altri.
A volte un sorriso, un fiore a una signora, un semplice gesto di simpatia e di considerazione possono costituire l’atout vincente, ma assai spesso occorre donare più di una rosa, è necessario offrire un migliore servizio al cliente, un’assistenza più accurata e personalizzata.
Professionalità e managerialità: L’improvvisazione, l’intuito, il dilettantismo, la superficialità ecc., alla lunga non pagano. I clienti, sempre più smaliziati ed evoluti esigono venditori a loro volta ben preparati professionalmente; la gestione delle aziende, sempre più complessa e tecnica, richiede amministratori competenti.
Controllo di gestione: Non basta saper gestire un’azienda, occorre saperne controllare l’andamento e i risultati, sul piano economico-finanziario-patrimoniale, utilizzando sistemi e strumenti di controllo razionali e coerenti con il tipo, l’attività e le dimensioni dell’impresa stessa.
Risparmio: Quasi sempre, il segreto del successo delle imprese sta nella riduzione dei costi fissi: abbattere sensibilmente le spese di struttura, i costi che corrono indipendentemente dai volumi di produzione/vendita, consente di realizzare risparmi certamente vantaggiosi per l’azienda.
Sfruttare economie di scala con la realizzazione di innovazioni nelle tecnologie di processo, comporta riduzione dei costi unitari di produzione ; recuperare e utilizzare risorse produttive non adeguatamente sfruttate, acquistare materiali o merci a prezzi inferiori a quelli normalmente praticati dai fornitori, pongono l’impresa in una posizione d’indubbio vantaggio rispetto ai concorrenti.
A cura di Egidio Sidoti
Autore di Imprenditori di Successo