Come avere l’idea: conoscere il proprio obiettivo
Al giorno 1 del mio libro “CREARE OGGETTI DI DESIGN” dò il titolo “Come avere l’idea” suggerendo forse al lettore una modalità creativa per generare oggetti di design.
Subito dopo il titolo invece affronto il tema che riguarda le premesse necessarie affinché la mente stessa sia pronta a generare un’idea innovativa valida insieme al corredo di tutto ciò che le starà intorno. Ma perché questo? Non sarebbe bene prima avere un’idea originale e poi pensare a produrla?
Io del resto ho fatto così: avevo un brevetto per le mani della forbice rotonda per ambidestri CUTFISH e mi sono improvvisato a produrla senza preparazione, a volte improvvisando senza sapere se il grande sforzo che stavo per compiere avrebbe generato risultati almeno accettabili. Quando si ha un’idea già pronta per le mani si tende a fare le cose più in fretta. Non che non si possa fare anzi tante volte un’idea forte sbaraglia qualsiasi ostacolo ma dipende sempre dalla personalità di chi c’è dietro. Quando si fanno le cose in fretta si tende ad improvvisare non creare correttamente le basi per uno sviluppo futuro.
Al contrario se ci si prepara a creare un’impresa basata su qualcosa di ancora non esistente, il fatto stesso di costruire prima una struttura sia mentale che fisica, fa sì che aumenti la capacità di generare un numero maggiore di idee e che a quel punto qualsiasi idea potrebbe essere prodotta anche se non originale con la struttura creata. Un’idea originale assorbe l’energia di tutto ciò che le viene costruito intorno e ne è la padrona incontrastata.Produrre l’idea esattamente così come è stata pensata può portare a costi eccessivi e ad un eccessivo entusiasmo iniziale coprendo gli occhi a tutti con una enorme fetta di mortadella. Diversamente quando è prioritaria o quanto meno si trova allo stesso livello di importanza la corretta gestione della struttura economica e umana che dovranno gestirla tutto diventa più semplice. È quindi necessario rispondere alle quattro domande che elenco al paragrafo “OBIETTIVI BEN FORMATI” della mia guida: “CREARE OGGETTI DI DESIGN”:
- Conoscere il proprio obiettivo;
- Avere un piano/strategia per raggiungerlo;
- Osservare il risultato delle proprie azioni – cosa funziona/cosa non funziona;
- Essere flessibili con il proprio comportamento modificarlo fino al raggiungimento dell’obiettivo.
E vi assicuro che rispondere alla prima domanda non è mai così scontato. È forse la domanda più importante che darà in seguito un senso molto profondo a quello che state facendo e che farete nel futuro. Conoscere il proprio obiettivo è il motore che attirerà a voi altre persone e collaboratori. Sapere dove stai andando diventa un serbatoio infinito di energia al quale attingere risorse nei momenti di difficoltà. Conoscere il proprio obiettivo non è solo avere un’idea materiale della fattibilità economica di un’impresa, ma è soprattutto percepire una sensazione interiore che ci dice se stiamo facendo la cosa giusta per noi.
È una sensazione interiore molto profonda che risponde alla domanda: “Sto tradendo le aspettative di ciò che realmente vale per me, di ciò a cui veramente tengo?”
E questa domanda dovrebbero farsela tutti non solo quando si decide di mettersi in proprio ma anche quando si sceglie un percorso di studi, una professione, un amico o ancora di più un partner.
Se ci si facesse la domanda:”Conosco il mio obiettivo” o nel caso generale: “So dove voglio andare” si avrebbero meno delusioni e non si farebbe l’errore forse più grave che è: “tradire se stessi”.
“Il Mondo si sposta per chi sa dove vuole andare”.
Alla prossima puntata! Grazie!
A cura di Francesco Filippi
Autore di “Creare oggetti di design”