Come capire il Signoraggio Bancario (parte 10/10)
Veniamo alla teoria del signoraggio bancario che circola in rete:
Per questa teoria, la classe dei banchieri crea a piacimento banconote che poi presta allo stato facendosi pagare il valore nominale della banconota tramite obbligazioni governative. In pratica, se la BCE stampa una banconota da 100 €, gli stati facenti parte dell’euro devono dare a tale ente un obbligazione statale di pari valore, che però negli anni aumenta a causa dell’interesse creato dalla stessa obbligazione e di conseguenza tenendo tutto il mondo in una schiavitù economica (potete cercare su google la parola signoraggio e vi farete una cultura al riguardo).
Quindi, ricapitolando, se la BCE crea 100 € di carta (spendendo circa 30 centesimi per produrli) dovrebbe guadagnare dal nulla 99.70 euro mentre, se li produce virtualmente guadagnerebbe seduta stante tutto il valore. Addirittura tale teoria è stata usata per una contesa legale supportata da una associazione dei consumatori finendo in un nulla di fatto arrivati in cassazione.
In parole povere, secondo l’associazione dovrebbe tornare la sovranità di stampa delle banconote allo stato in modo da stampare per l’importo occorrente a pagare debiti e welfare. Ma abbiamo visto in precedenza cosa accade alle nazioni che si comportavano in tal modo…ma qui vorrei far notare un’altra cosa.
La BCE è un società privata posseduta in percentuale differenti dalle varie Banche Centrali dei singoli stati. Nel nostro caso, La nostra banca centrale possiede circa il 16% della BCE. Quindi qualunque profitto la BCE dovesse ricavare (a partire da quelle del signoraggio), il 16% arriverebbe nelle casse di Bankitalia s.p.a.
A sua volta Bankitalia è suddivisa azionariamente a diverse banche e società di assicurazioni italiane nonché dell’INPS in percentuali differenti. Ognuna di esse percepisce quindi (in quanto azionisti) la loro parte dei profitti (fra cui sempre il signoraggio).
I “signoraggisti” probabilmente non sanno (anche perché non sono notizie che si sentono comunemente in giro) che il 94% degli incassi che Bankitalia effettua vengono girati allo stato italiano (e così fanno tutte le altre nazioni in percentuali variabili a seconda dei casi).
Quindi, quando la BCE crea il denaro (facciamo quello virtuale per semplificare i conti), ogni 100 € di incassi che fa Bankitalia, 94 vanno alle casse dello stato dritti filati (senza passare dal via come si direbbe al monopoli).
< L’altro 6 % è il guadagno delle singole banche che in pratica organizzano tutto il “lavoro”. Tra l’altro di questi 6 €, bisogna considerare che le banche devono pagare le tasse sugli utili allo stato italiano.
Resta comunque da capire il perché lo stato dà delle obbligazioni governative in cambio dell’emissione della moneta. Allora, facciamo mente locale: se si crea denaro è perché qualcuno ha comprato dei beni e servizi facendo aumentare la ricchezza del paese (o meglio di tutta l’Europa visto che prendiamo in esempio la BCE).
Se si crea ricchezza, questi soldi da qualche parte debbono essere depositati, magari ci sono un sacco di persone che si indebitano per l’acquisto, ma sicuramente alla fine della catena a qualcuno avanzeranno come surplus.
Questo qualcuno, i soldi non se li può di certo inghiottire, ma andranno a finire in un conto corrente oppure investiti in azioni o in obbligazioni. Anche se li lascia nel conto corrente, la sua banca senza dirgli niente comunque li investirà a posto suo in azioni od obbligazioni.
Bisogna far trovare a queste persone dei prodotti su cui investire i surplus, altrimenti quei soldi non avranno più un sottostante (visto che non c’è più il gold standard) rischiando di innescare un’inflazione spaventosa. Cioè l’abbondanza di denaro che non può essere “parcheggiato” da nessuna parte lo porterebbe a svalutarsi per troppa abbondanza dello stesso in circolazione.
Lo stato quindi crea delle obbligazioni da dare alla BCE in modo da girarle a quei risparmiatori/investitori che, alla fine del ciclo, le utilizzeranno per parcheggiare il denaro (come via di sfogo in pratica) permettendo di tenere l’inflazione bassa. Ovviamente lo stato cede queste obbligazioni alla BC perché nessuno inserirebbe i propri soldi in un prodotto ad interesse “zero” e, d’altro canto, gli stati non possono emettere azioni statali ma solo obbligazioni.
Se lo stato non creasse le obbligazioni, tutta quella valuta prodotta si ripercuoterebbe nei mercati mobiliari (come via di sfogo) producendo delle bolle speculative colossali tali da far passare quelle del 2000 e del 1929 alla stregua di leggere correzioni.
Sono giunto alla fine di quest’excursus sulla storia dell’economia e spero che molti di voi abbiano chiarito alcuni dubbi. Se volete ulteriori chiarimenti su altri argomenti chiedete pure; li tratterò non appena possibile.
Un abbraccio!
A Cura di Patrizio Messina,
Autore di “Autoconsulenza Finanziaria”