Come condurre efficacemente un incontro di mediazione
È noto che il 68% delle negoziazioni si conclude con un accordo meno soddisfacente di quello che si sarebbe potuto raggiungere. Ciò è determinato da una preparazione insufficiente e dagli errori commessi dai negoziatori.
Ecco come gestire al meglio un incontro di mediazione, come terzo neutrale e imparziale. L’iter della mediazione può essere suddiviso in quattro fasi.
La prima fase è quella di presentazione: il mediatore, dopo aver salutato e ringraziato le parti per la loro partecipazione, fa un breve discorso in cui spiega come si svolgerà il procedimento di mediazione ponendo attenzione sul fatto che lui non è un giudice, che tutto ha carattere informale e che tutto resterà riservato.
La seconda fase è l’incontro congiunto con le parti: il mediatore invita le parti ad esporre i fatti. Il mediatore cercherà di non interrompere la parte che sta parlando chiedendo all’altra di ascoltare in silenzio, poiché avrà anche lei la possibilità di esprimersi; se necessario cercherà di smorzare i toni, limitare le divagazioni e interruzioni.
Il mediatore deve mantenere un atteggiamento neutrale, guardando entrambe le parti, non esprimendo giudizi né con il linguaggio verbale né con il linguaggio del corpo. Al termine della sessione congiunta il mediatore fa la parafrasi di quanto detto per riassumere le richieste delle parti.
La terza fase è degli incontri riservati con le parti: il mediatore ricorda alle parti che tutto quello che viene detto resta confidenziale e non verrà riferito all’altra parte, senza espressa autorizzazione, per questo chiede di essere franchi e di dire tutto ciò che può essere utile per la risoluzione del caso.
Durante l’incontro privato il mediatore suggerisce la distinzione tra ciò che si vuole e ciò di cui si ha bisogno; stimola a individuare le reali alternative e le conseguenze di un mancato accordo; invita la parte a separare il problema dalla persona e a prendere in considerazione il punto di vista dell’altro.
Il mediatore attraverso domande cerca di individuare la possibile zona di accordo. Gli incontri riservati possono essere più di uno e durano fino a quando non si raggiunge una buona base per un accordo.
La quarta fase è quella conclusiva: il mediatore invita le parti a fare il brainstorming e a individuare quale sia la soluzione che li soddisfa. Insieme alle parti il mediatore scrive il verbale di conciliazione chiedendo sempre alle parti conferma di quanto indica ed eventualmente suggerisce l’inserimento di clausole. Infine si congratula con le parti per il lavoro svolto.
A cura di Alessandra Grassi
Autrice di Il Gioco della Mediazione, Il Recupero Crediti