Come dominare la mente con la concentrazione
Quando si voglia imparare a controllare la mente per purificarla e alleggerirla dalle tossine psichiche, dalle incrostazioni emotive e dalle reazioni compulsive e automatiche, è molto importante sviluppare la concentrazione mentale, una facoltà che costituisce la base stessa su cui poggia tutta la meditazione.
Il termine concentrazione viene dal latino cum (insieme) e centrare (accentrare, portare al centro). Dunque, portare insieme verso un centro comune.
Concentrazione mentale, quindi, vuol dire raccogliere insieme, accentrare tutti i pensieri e portarli verso un medesimo soggetto, senza distrazioni e divagazioni, eliminando tutto ciò che sia estraneo all’oggetto della nostra attenzione. La concentrazione potrebbe anche definirsi come un’intensificazione dell’attenzione su un soggetto scelto e può essere involontaria o volontaria.
La prima è quella che viene attratta spontaneamente e senza sforzo da tutti quegli oggetti che in un modo o nell’altro hanno qualcosa che ci interessa.
La seconda, invece, è quella che implica uno sforzo di volontà e che è diretta su qualsiasi oggetto sia esso interessante o no, piacevole o no. E’ quella, in sostanza, che richiede, per essere mantenuta e approfondita, uno sforzo.
La concentrazione, dunque, è attenzione volontaria portata, per così dire, alla massima potenza. Se si vuole veramente imparare a meditare è necessario avere pazienza, costanza e perseveranza e prendere in mano il nostro meccanismo del pensiero, a poco a poco, con regolari esercizi di concentrazione.
Ci sono tre trucchi per rendere questi esercizi veramente efficaci:
1. Innanzitutto debbono esser fatti regolarmente tutti i giorni almeno per pochi minuti. Meglio un periodo breve di cinque o dieci minuti ogni giorno che mezz’ora o un’ora saltuariamente.
Ogni giorno, anche se noi non ce ne accorgiamo, raggiungiamo un certo risultato e, se interrompiamo il ritmo, questo risultato si perde e dobbiamo ricominciare daccapo. Ogni esercizio porta dentro la nostra mente dei mutamenti, seppur lievi e insensibili, e la regolarità è la sola chiave per rendere tali mutamenti sempre più profondi e stabili.
2. In secondo luogo, dobbiamo scegliere un “oggetto” che tenga agganciata l’attenzione e la nostra mente per un tempo sufficientemente lungo, sia esso una frase, un suono, un colore, un’immagine. Questo farà sì che si crei una sorta di binario lungo il quale la mente può scivolare senza deragliare trascinata da pensieri fuorvianti.
3. Dobbiamo sviluppare la nostra motivazione e fissare un obiettivo cui puntare per trarne forza ogni qualvolta la pigrizia o le distrazioni rischiano di farci desistere dal nostro impegno. Potremmo determinarci a raggiungere maggior forza d’animo, più calma e serenità interiore, o voler migliorare i nostri rapporti e le nostre relazioni. Qualunque cosa ci stia veramente a cuore e ci possa aiutare nella pratica giornaliera.
A cura di Marzia Sandri