Come evitare gli ambienti che influenzano negativamente il nostro subconscio
La misura di quanto l’ambiente possa influenzare il subconscio la ebbi diversi anni fa, quando mi recai a visitare zio Renzo, da pochi giorni entrato nella casa di lunga degenza per anziani. Da sempre zio Renzo era allegro e scherzoso con tanta voglia di ridere.
Anche quel giorno, durante tutto il tempo della mia visita, non si smentì: raccontava in tono umoristico i vari personaggi e le storie di vita quotidiana della casa di riposo, ridendo e scherzando sui pannoloni da tenere giorno e notte e le pappette da mangiare in sostituzione delle bistecche. Naturalmente, come tutte le case per anziani di lunga degenza, le giornate dei ricoverati passano contornate da lunghi silenzi, da visi spenti che guardano nel vuoto, dai lamenti di chi soffre.
Quando, dopo alcuni mesi, tornai a visitare zio Renzo, trovai una persona cambiata, non era più lui; aveva perso completamente la voglia di ridere e scherzare, era come se “si fosse svuotato dal di dentro”. L’ambiente in cui aveva vissuto solo per pochi mesi era stato così forte da aver inciso profondamente su di lui e da trasformarlo: aveva assorbito tutta la tristezza e l’assenza di vitalità che quel luogo trasmetteva. L’ambiente in cui siamo immersi ha il potere di influenzare positivamente o negativamente il nostro subconscio.
a cura di Bonifacio Sulprizio
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