Come far venir fuori le immense risorse della nostra mente
Negli anni Cinquanta, lo scrittore e storico inglese Cyril Northcote Parkinson pubblicò l’importante legge che porta il suo nome: «Il lavoro tende a espandersi fino a occupare tutto il tempo a disposizione per completarlo». Parkinson osservò che l’uomo tende a utilizzare tutto il tempo che ha a disposizione per portare a compimento una data attività. Riportava l’esempio di un’anziana nobildonna che, per scrivere una lettera alla nipote, impiegava un giorno intero: un’ora per cercare il foglio, un’ora per cercare l’indirizzo, un’ora per comporre il testo, un’ora per andare a imbucare la lettera e così via.
La nobildonna, dicendo a se stessa di avere a disposizione tutta la giornata per scrivere la lettera, di fatto inviava al suo subconscio il messaggio di rallentare le attività connesse all’operazione, in modo tale che il tutto durasse un’intera giornata. Per soddisfare questo comando, il subconscio predisponeva un po’ di amnesia nel cercare l’indirizzo della nipote e nel cercare il foglio, oppure instillava dubbi sulla forma in cui scrivere la lettera o la sensazione di noia e così via.
Se dobbiamo svolgere un compito, preparare un esame, realizzare un’opera, dobbiamo fissare dei tempi ristretti; il subconscio attiverà le immense risorse di cui dispone per portare a termine il lavoro nei tempi fissati. Nel mio ebook La Mente Inconscia, ora anche nella sua versione in inglese dal titolo “The Secrets for a Beautiful Life”, scoprirete la straordinaria magia che ciascuno possiede nella nostra Mente Subconscia.
a cura di Bonifacio Sulprizio
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