Come gestire i conflitti condominiali
I condomini sono luoghi dove si generano conflitti, provocati dalle divergenze di opinioni e dalla difesa degli interessi personali dei singoli condomini.
E’ noto che le controversie condominiali rappresentano una delle più frequenti cause di litigiosità e portano, spesso, a lunghe ed estenuanti vertenze legali; secondo le statistiche del ministero della Giustizia sarebbero oltre un milione le cause civili pendenti in Italia per cui quasi il 50% delle procedure civili nelle aule di giustizia riguardano il condominio.
Due milioni, circa, di italiani, in media, ogni anno fanno causa per questioni condominiali, il più delle volte vedendosi respingere il ricorso di fronte al Giudice di Pace. Giuseppe Bica, presidente dell’Anammi, commentando questi dati afferma:
“Ecco perché la via della mediazione resta quella da preferire; arrivare alla citazione non conviene, non soltanto per motivi finanziari e di tempo, ma soprattutto perché il comportamento illecito, nel frattempo, si perpetua. Meglio trovare una soluzione amichevole e cercare di essere tolleranti”
Sono ovviamente d’accordo sulla scelta della mediazione per comporre i conflitti condominiali; meno d’accordo sulla pratica della tolleranza, che significa indulgenza e pazienza nei confronti degli altri. Questo atteggiamento lascia frequentemente l’amaro in bocca, poiché, se da una parte salva le relazioni interpersonali, dall’altra porta ad accettare soluzioni molto inferiori o diverse da quelle che si sarebbe desiderato.
I comportamenti corretti da mettere in atto nei conflitti condominiali, sono quelli che derivano dall’applicazione dell’ assertività. Che cosa é dunque l’assertività e cosa significa comportarsi in modo assertivo? Esistono molte definizioni ma tutte, più o meno, richiamano alcuni concetti di base.
Essere assertivo significa comunicare i propri punti di vista, anche quando contrari a quelli dell’interlocutore, senza cercare di prevaricare l’altro, tentando di risolvere i problemi in modo positivo per entrambi le parti. Essere assertivi risulta essere il comportamento ideale per gestire alcune situazioni ritenute difficili come:
- confrontarsi con persone con cui non si ha familiarità;
- far valere i propri diritti;
- esprimere critiche, disaccordo, lamentele
- reagire ad atteggiamenti autoritari non giustificati;
- affrontare conflitti, evitando di mettere in atto comportamenti aggressivi, che danneggerebbero i rapporti interpersonali.
A cura di Pier Paolo Sposato
Autore di Come Gestire i Conflitti, Valutazione e Selezione del Personale, Capi non si Nasce