Come gestire le amicizie imparando dal poker (seconda parte)
Come abbiamo visto nella Lezione 1 del precedente articolo, si può imparare dal poker a gestire le amicizie.
Lezione 2 – Accettare gli altri per quello che sono
I tavoli da poker sono punti di osservazione privilegiati dei nostri simili. Una delle componenti più importanti del gioco è il bluff, che consiste nel far credere all’avversario di avere carte migliori delle sue.
Per bluffare bene, bisogna trarre profitto dalla personalità di chi si siede davanti a noi, e imparare apremere il giusto tasto emotivo per portarlo ad agire come vorremmo. Nel corso delle partite – a eccezione del gioco on line – si raffina dunque la conoscenza dei nostri avversari, cogliendo e analizzando il tono della loro voce, il loro modo di vestirsi e di atteggiarsi.
Ne consegue che il poker obbliga a coltivare l’empatia, una dote che torna sempre utilissima quando bisogna relazionarsi, perché aiuta a capire, sentire e condividere i pensieri e le emozioni di chi ci sta accanto.
Lo scopo, a dire il vero, non è molto generoso, perché vuole farci entrare nella mente dell’altro per batterlo meglio.
Ma in realtà il tavolo da gioco è una vera e propria scuola di accettazione. Si prendono le persone per quello che sono e non per quello che vorremmo fossero…proprio come dovremmo fare con i nostri amici.
Lezione 3 – Fallire e riprovarci
La possibilità di una sconfitta è il pepe del poker, così come l’eventualità di una delusione è insita in ogni nuovo rapporto di amicizia che andiamo ad allacciare.
Se è vero che bisogna essere coraggiosi per riprendere la partita dopo una batosta che, tra l’altro, ci ha fatto perdere del denaro, è altrettanto vero che bisogna aver voglia di correre l’ennesimo pericolo quando concediamo la nostra fiducia a un nuovo amico, dopo che il precedente ci ha magari tradito nelle nostre aspettative, lasciandoci in preda allo sconforto e all’amarezza.
Sia le sconfitte che le delusioni sono però quelle che aiutano a forgiare il carattere, perché insegnano a leccarsi le ferite andando avanti nonostante tutto.
Basta solo ricordarsi che nella vita ci sono quelli che si lamentano di essere stati sfortunati nelle amicizie, e chi invece cerca di migliorare e allargare quelle che ha. Troppo spesso, infatti, la sfortuna è invocata per evitare di mettersi in discussione.
Siete o non siete d’accordo?
A cura di Marina Roveda
Autore di Le regole dell’Amicizia