Come gestire le emozioni travolgenti
Quando un’emozione ci travolge dobbiamo avere la prontezza di spostarci ed attendere che passi: non possiamo controllare un’emozione, però possiamo controllarne la durata.
Trascinati dal vortice emotivo, crediamo che le nostre emozioni siano ovvie, assolute e indiscutibili, ma se ci pensiamo un attimo e ci poniamo al centro del vortice emotivo, possiamo arginarne la forza e addirittura indirizzarla in una direzione per noi potenziante.
Come un aikidòka devi capire quale emozione ti ha travolto, quali sono la sua intensità e durata. Già questa consapevolezza ti fa capire che puoi controllarla.
Un’antica leggenda giapponese narra di un samurai che chiese a un maestro zen di spiegargli i concetti di paradiso e inferno. Il monaco, rispose con disprezzo: «Sei rozzo e villano e non perdo tempo con gente come te!» Sentendosi ferito nell’onore, il samurai s’infuriò, sguainò la spada e urlò: «Potrei ucciderti per la tua impertinenza».
«Ecco» rispose con calma il monaco «questo è l’inferno». Il samurai riconobbe che il maestro diceva la verità sull’emozione di collera che lo aveva travolto; colpito da una mossa inattesa, si inchinò ringraziando il monaco per la lezione ricevuta. «Ecco» disse allora il maestro «questo è il paradiso».
Siamo soliti percorrere la via dell’inferno, quella della reazione, non del controllo. Tramite l’Aikido Mentale è possibile apprendere le arti del controllo mentale (che argina la furia emotiva) e alimentare l’abilità di scegliere una risposta efficace.
A cura di Angelo Emidio Lupo