Come innescare lo sviluppo delle reti d’impresa

Le Reti d'Impresa - https://www.autostima.net/media/authors/464.jpgDi fronte ad una situazione economica di grande incertezza, c’è chi attribuisce la difficoltà di uscire dalla crisi in tempi brevi alla ridotta dimensione delle nostre imprese. Ma, al contrario,  la ridotta dimensione delle imprese è uno dei fattori che ha sempre garantito il dinamismo della nostra economia. Istituito nel 2009 dalla legge del 9 aprile 2009 n. 33, il contratto di rete è uno strumento con il quale più imprese perseguono l’obiettivo di accrescere la propria competitività e capacità d’innovazione attraverso un “programma comune” con cui s’impegnano a collaborare attraverso lo scambio di informazioni e prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica.

Attraverso tale modello di aggregazione, si intende dare certezza giuridica a forme di collaborazione nate spontaneamente tra imprese che, pur rimanendo indipendenti, potranno realizzare dei progetti comuni diretti ad accrescere la capacità innovativa e la competitività. Ebbene le reti di impresa hanno manifestato appieno la loro potenzialità, sia in termini di istituto giuridico sia in termini organizzativi a livello aziendale, si in termini di internazionalizzazione e riconoscimento da parte degli Stakeholders .

 A quattro anni dall’introduzione effettiva dello strumento i contratti di rete sono 1.253, per 6.287 imprese coinvolte. «La rete d’impresa – proseguono all’associazione costruttori – costituisce un valido strumento per consentire alle piccole e medie imprese italiane di collaborare per diventare più competitive sui mercati internazionali».

 Due le proposte per sostenere sempre più lo strumento delle reti: 
1) riaprire i termini dell’agevolazione fiscale sugli utili reinvestiti dalle imprese in rete per la realizzazione del programma di rete, di cui dall’art. 42 co.2quater-2septies del D.L. 78/2010, estendendo la sua applicazione alle “reti soggetto”, ovvero quelle dotate di soggettività giuridica;
2) prevedere una rendicontazione contabile più snella.

Sia lo Sato italiano sia l’UE, hanno finanziato, finanziano e, da ultime notizie, continueranno a finanziare le Reti di Impresa attraverso l’emissione di capitali destinati a sovvenzionare i bandi, inerenti la finanza agevolata,  finalizzati sia a rilanciare la PMI italiana sia al fine di permettere ai giovani imprenditori di avviare una propria start up. Proprio, negli  ultimi, mesi, in collaborazione con il mio collega di studio, ho realizzato una Rete di impresa operante nel settore agroalimentare; gli imprenditori sono stati molto soddisfatti sia per la snellezza della struttura societaria sia per i costi che hanno dovuto sostenere per realizzarla, e la soddisfazione è aumentata quando grazie alla forma societaria adottata, hanno scoperto di poter partecipare a forme di finanza agevolata.

Pertanto, mi sento di consigliare a tutti coloro che hanno intenzione di creare una società, o hanno voglia di rilanciare la propria attività, di considerare seriamente la possibilità di creare una Rete di impresa, sono sicuro che non ne rimarranno delusi.            

a cura di Daniele Dacchille

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Pubblicato il: 18 Marzo 2014