COME INTERPRETARE I SOGNI
“Conosci te stesso” è forse la frase più enigmatica, forte e suggestiva che abbiamo sentito riguardo quella “profondità di noi” che sfugge al controllo della coscienza e della razionalità. Il viaggio verso l’inconscio, il non-consapevole per l’appunto, è avvincente e sorprendente, mai facile. Esso lascia segni, tracce, segnali ed effetti attraverso una quotidianità che noi tutti, costantemente, sperimentiamo: i sogni.
Durante la notte viviamo quello che di noi è sconosciuto, misterioso e sepolto. Saper interpretare i sogni significa comprendere fino infondo sé stessi, le proprie pulsioni, i propri desideri, i propri ricordi non-ricordi che debbono ancora essere del tutto dimenticati e archiviati. Cosa ci succede durante la notte? Abbandonato il controllo che esercitiamo su di noi, siamo liberi di vagare nelle nostre profondità senza tabù e senza lacci ed emergono restrizioni e paure, emozioni controllate e nostalgie vivide. I sogni ci parlano di noi stessi, di come siamo realmente e profondamente. Dobbiamo però capirli. Questo manuale ci insegnerà e ci accompagnerà in questo affascinante percorso.
Spesso ci svegliamo solo con il sapore dell’emozione vissuta nel sogno senza saper dare un significato. Allora come far in modo di comprendere ed interpretare i nostri viaggi onirici? Ci sono segreti e tecniche ma anche semplici esercizi ed accorgimenti che ci permetteranno di renderci più consapevoli rispetto ai nostri nuclei profondi.
Il sogno si origina sempre da un pensiero, da un vissuto, da un ricordo, da una immagine nella giornata appena trascorsa. Per accedere al surreale, infatti, c’è sempre bisogno di un aggancio con qualcosa di reale e tangibile. Anche gli accessi allucinatori, per esempio, si originano da un microevento che per i più è insignificante, per quella persona diviene grande, amplificato ed esagerato. Non c’è nulla di magico nei nostri sogni: solo un’esaltante contatto con il nostro Io grande, sconosciuto, profondo.
A cura di Michele Pagos