Come affrontare la professione del telemarketer

Foto Iniziale
Un saluto a tutti i lettori del blog della Bruno Editore!! Era da un po’ di tempo che non condividevo con tutti voi questo spazio e l’articolo di oggi, appunto, riprende tutto questo…

Oggi, esamineremo brevemente un aspetto cruciale del lavoro di un telemarketer: l’organizzazione del proprio lavoro. Questo infatti, è il secondo elemento fondamentale da conoscere, prima di imparare a telefonare. Adesso vedremo nei dettagli perchè è importante non improvvisare il tuo lavoro.

Da tutto quello che abbiamo analizzato e studiato finora negli scorsi articoli, ti sarai reso conto che l’attività di telemarketing è decisamente complessa. Infatti non è solo una questione di conoscenza della materia, ma anche di saper usare al massimo tutta la potenza che la comunicazione umana ha in sé stessa.

Spesso però dopo aver studiato questi aspetti molte persone (che spesso ho anche conosciuto nei corsi che ho frequentato) credono di saper tutto e possedere tutte le dritte giuste. Sicuramente sanno molto, ma non tutto quello che serve. Credono che, arrivati a questo punto, si è già aspettato troppo per non incominciare a imparare come si telefona e ad alzare la cornetta ed entrare in azione.

Probabilmente l’immagine di questo lavoro è figlia di questo atteggiamento sbagliato: credere che telefonare e basta senza anteporre dei criteri organizzativi a questa professione possa bastare per fare risultati è pura utopia. O meglio: può anche andar bene pensarla in questo modo, ma va bene per chi questo lavoro lo fa sporadicamente, per brevi periodi oppure fa telemarketing solo in alcuni momenti quando necessita di usare il telefono per velocizzare il suo lavoro principale.

Chi vuole fare il telemarketer di professione invece, non può ignorare questo ragionamento prettamente logico, sia che faccia telemarketing per fare clienti nuovi e quindi è un agente, sia se è un centralinista e deve fidelizzare con la clientela oppure svolgere ricerche di mercati nuovi o di nicchia.Pensando per analogia è come se fossimo degli alpinisti appena arrivati al campo base.

Abbiamo avuto in “dote” tanti manuali e da bravi alunni abbiamo studiato come si usano le attrezzature da scalatori. Ora però abbiamo davanti l’Everest da scalare e immediatamente, solo perchè sappiamo come vestirci da veri alpinisti, pretendiamo di arrivare in cima alla montagna nel più breve tempo possibile. Se però non sappiamo come organizzare una scalata, come si può pretendere di riuscirci?

Così, anche nel telemarketing, non bisogna improvvisare il lavoro, ma serve un’organizzazione precisa prima di alzare la cornetta! Prima di cominciare a telefonare infatti occorre espletare i seguenti punti: avere l’approccio ideale al lavoro, essere e mantenersi sempre motivati prima di telefonare, programmarsi la giornata lavorativa, la costruzione dello/degli script, ed infine l’organizzazione dei contatti (sviluppo del database, redazione delle schede contatti).

Questo approccio, fortunatamente mi deriva dalla mia attitudine di commerciale, soprattutto per quanto riguarda la MOTIVAZIONE: invito tutti coloro che si apprestano ad intraprendere la professione di telemarketer o di figure che comunque fanno uso frequente di azioni di telemarketing, ad avere anch’essi un approccio da “venditore” appunto, e non da semplice impiegato.

Puoi rendertene conto di cosa parlo nelle motivazioni stesse che mi hanno spinto a scrivere il mio primo e-book sul Telemarketing le quali anticipate anche nella seguente video-intervista durante l’evento Autori avvenuto a Roma il 18 Settembre 2010.

A cura di Roberto D’Aloisio
Autore di I Segreti del Telemarketing

Pubblicato il: 2 Novembre 2010