Come investire in prodotti finanziari
In queste settimane stiamo vivendo un nuovo periodo di instabilità sui principali mercati finanziari, con le quotazioni in rapido peggioramento. Non è la prima volta che viviamo una situazione simile negli ultimi anni. Anzi, per un insieme di ragioni economiche generali la ‘telluricità’ dei corsi azionari, e non solo, sembra diventata la regola.
In realtà l’economia, inclusa la sua derivazione finanziaria, è instabile per definizione.
Nessuna impresa o attività economica va a gonfie vele eternamente, nessun settore è in perenne boom. Le svolte negative (o positive) sono sempre in agguato e spesso avvengono quando meno ce le si aspetta e magari quando la maggioranza degli esperti delle varie discipline economiche vaticina in direzione ad esse opposta.
Com’è possibile quindi per un normale risparmiatore orientare i propri investimenti finanziari in un quadro tanto aleatorio?
A mio avviso e sulla base della mia esperienza, le armi segrete con cui affrontare i mercati finanziari con maggiori possibilità di successo sono due.
La prima ‘arma segreta’ è costituita dal metodo.
‘Metodo’ significa acquistare un prodotto finanziario di una certa tipologia solo al verificarsi di determinate condizioni teoricamente favorevoli e preliminarmente stabilite come parti essenziali del metodo. Significa anche poi vendere quello stesso prodotto all’occorrenza di altre situazioni speculari prefissate.
Di strategie di posizionamento e uscita dai prodotti finanziari ne sono state nel tempo sviluppate in numero altissimo e ciascuna contiene punti di forza e di debolezza.
L’importante è che il metodo adottato sappia fornire nel tempo un maggior numero di operazioni con esito positivo (o di maggior valore positivo) rispetto a quelle con esito negativo.
Nessun ‘metodo’, per quanto ben studiato e congegnato, è infallibile. Sicuramente potranno crearsi situazioni in cui seguirlo causa comunque una perdita, sulla singola operazione o anche su più d’una.
Generalmente, un metodo di trading si basa sul principio di ‘tagliare le perdite e lasciar correre i profitti‘. Così detta, sembra la cosa più semplice del mondo, ma… c’è un ma!
Quel ‘ma’ siamo noi, o, per meglio dire, la nostra intrinseca incapacità di continuare a seguire e applicare il ‘metodo’ qualora si produca, o pare si stia per produrre, una perdita.
In tale evenienza, infatti, può ben avvenire di essere colti dal panico del ‘si salvi chi può’ gettandosi dalla nave senza attendere che vengano calate le scialuppe.
Finanziariamente parlando, l’abbandono improvviso e casuale del ‘metodo’ può ben portare al rovesciamento del principio sopra espresso del ‘tagliare le perdite e lasciar correri i profitti’ tramutandolo a livello pratico in quello suicida di ‘tagliare i profitti e lasciar correre le perdite’.
Da questa considerazione si origina l’individuazione della seconda ‘arma segreta’ da utilizzare negli investimenti finanziari, ossia l’auto-disciplina (col suo corollario di ‘santa’ pazienza), intesa come nostra capacità di applicare veramente il ‘metodo’ senza cedere all’emotività psicologica: atteggiamento di coerenza certo non facile, ma sicuramente essenziale, se si desidera operare con maggiori chance di successo in ambito finanziario.
A cura di Fausto Saldi
Autore di Fondi Comuni d’Investimento