Come mai le 6R aiutano a fare il caffè
Prendete dieci persone qualsiasi e attrezzatele allo stesso modo: una moka di uguale forma e modello, acqua e miscela di caffè della medesima qualità. Cosa otterrete?
Berrete dieci tazze di caffè, sì, ma uguali? Dubito. Sicuramente fra questi uno sarà squisito mentre altri… lasciamo perdere.
Cosa è intervenuto a variare il risultato finale? Il metodo. Qualcuno di più professionale direbbe il Know How (la capacità di fare).
Ho raccontato la mia esperienza di lavoratrice-studente nell’ebook “Laurearsi a tutte le età”. Non è stato facile riprendere in mano i libri né trovare il tempo per dedicarsi allo studio, ma la difficoltà maggiore è stata apprendere efficacemente per ricordare.
Mi sono iscritta a 37 anni, ho conseguito a 41 anni la triennale di Economia a 43 la Laurea Specialistica, e, vi assicuro, non sono un fenomeno!
Tra le prime attività formative offerte dalla facoltà di Economia di Genova, Polo di Imperia, c’e’ il corso di “Metodologia Dello Studio”. Mi sono stupita perché mai più avrei pensato che, tra i tanti supporti da dare agli studenti, ci fosse un corso per insegnare loro il metodo per essere studenti!
Ma come, a dei ragazzi che arrivano con anni di bagaglio di studio si suggerisce come studiare? In effetti chi è abituato ad avere un riscontro periodico sulla sua preparazione può sentirsi spaesato nel preparare un esame con appello finale dopo mesi. Occorre, quindi che imparino ad imparare!
Facendo una ricerca sui metodi di appuntazione sono capitata sul metodo 6R o Cornell, elaborato dal professore americano Walter Pauk, docente della Cornell, nel 1989, e da allora diffuso e consigliato in tutte le scuole americane.
Prevede due passaggi di appunti e la scrittura del foglio solo su un lato (sembra una cosa di poco conto ma, quando hai bisogno di dare un’occhiata a tutto l’insieme, basta sparpagliare le carte sul tavolo o sul pavimento!). Serve a prendere appunti, sia a lezione che direttamente sui libri, se si studia da soli.
Si basa su una prima stesura di appunti e successive rielaborazioni. Gli strumenti necessari sono: fogli di carta grande, preferibilmente in A3, da usare su una sola facciata, e una particolare divisione del foglio. E’ utile nella normale vita lavorativa quando segui corsi di aggiornamento, conferenze o in lunghe trattative.
La parte superiore del foglio è divisa in due parti, una più grande e una più piccola e la parte ai piedi del foglio viene lasciata tutta libera.
Si prendono appunti nella colonna di destra, usando un sistema di indentazione, cioè si scrivono a sinistra i concetti più importanti e a destra, man mano, quelli meno. La colonna di sinistra e la parte sotto si lasciano vuote.
In fase di rielaborazione scriverai a sinistra gli argomenti principali trattati dagli appunti della scheda, mettendo in evidenza le parole chiave, usando colori ed evidenziatori, e nella parte sotto un breve sunto della scheda (poche parole che ti rammentino il tutto).
Il paragone con il caffè, mi rendo conto, è assurdo, ma passatemelo perché rende l’idea. O no?
A cura di Raffaella Fenoglio
Autore di Laurearsi a Tutte le Età