Come migliorare se stessi e correggere cattive abitudini con la Grafoterapia
Grazie alle sperimentazioni effettuate con successo da alcuni consulenti grafologi che hanno impiegato una nuova metodologia terapeutica sui loro pazienti, è stato possibile ottenere risultati molto apprezzabili su casi che non avevano portato miglioramenti con altre terapie.
In questo articolo parleremo di una delle applicazioni della grafologia: la GRAFOTERAPIA, attraverso le riflessioni del dott. Raffaello Bolognesi che ha sperimentato un suo metodo grafoterapico personalizzato. Secondo il noto grafologo italiano, l’80% delle nevrosi può essere trattato con successo grazie allo strumento grafologico con sedute periodiche di grafoterpia.
La grafoterapia è una tecnica terapeutica naturale e integrale che consiste in una rieducazione della scrittura; in particolare di quelle lettere, segni e tratti che hanno bisogno di essere corretti al fine di migliorare la condotta e la personalità.
In poche parole la grafoterapia spinge a interiorizzare una serie di movimenti attraverso diversi esercizi grafici proposti e diretti da un grafoterapeuta.Questi, producendo un riflesso condizionato, forniscono una nuova risposta alla nostra condotta.
“La grafologia – afferma il Bolognesi – oltre ad essere strumento diagnostico rivelatore delle problematiche inconsce, fornisce indirettamente anche le basi per praticare interventi psicoterapeutici intesi a ridurre i disturbi della personalità”.
Ispirandosi ai principi del metodo “grafoterapico di “J. Alegret”, il dottor Bolognesi ha elaborato una metodologia adatta a tutti coloro che posseggono la volontà di migliorarsi. “Si tratta – continua ancora il Bolognesi – di un metodo semplificato ma efficace, utilizzabile da tutti i soggetti consenzienti al trattamento”.
In che cosa consiste esattamente la metodologia grafoterapica? Il paziente legge e trascrive “messaggi coinvolgenti” che il grafologo gli suggerisce dopo aver individuato eventuali segni di patografia anche di natura psicologica presenti nella sua scrittura. A ciascuno di essi propone una forma di terapia personalizzata.
Il grafoterapeuta suggerisce di modificare coscientemente determinati segni grafologici presenti nella scrittura, favorendo l’eliminazione di quelli che assumono significati psicologici “negativi” e l’introduzione di nuovi “segni”, i quali, inseriti volontariamente nella grafia, tendono a migliorare la scrittura e indirettamente a correggere determinate cattive abitudini.
“La validità del metodo – afferma ancora il dott. Bolognesi – sta nella sua rigorosità e semplicità”. Il trattamento, una volta impostato, può proseguire fino al raggiungimento dello scopo. E’ necessaria però molta pazienza e volontà di migliorarsi. Certamente all’inizio, essendo una terapia basata sull’esercizio “conscio”, non ha immediati effetti sulla personalità, ma quando le modifiche indotte nella scrittura raggiungono l’automatismo diventando opera dell’inconscio, allora appaiono evidenti anche i mutamenti del carattere e della personalità.
La grafoterapia, oltre a correggere le disgrafie, regola anche il disordine e la mancanza di concentrazione, controlla l’aggressività, l’irritabilità, l’impazienza, migliora le relazioni sociali, la timidezza, l’insicurezza, aumenta l’autostima.
Controlla l’impazienza, il nervosismo, la precipitazione, aumenta la concentrazione, supera le fobie da esami e altri tipi di paure o manie, vince l’insicurezza, attenua ansietà e stress, migliora la memoria e l’ordine, ma essenzialmente mira a un preciso scopo e tra questi il più frequente è il ristabilimento dell’autostima e della sicurezza nelle proprie possibilità.
A cura di Giuseppe Amico
Autore di Grafologia