Come nasce un conflitto tra individui
Sapere come gestire i conflitti è una capacità difficile da apprendere e da mettere in pratica, ma è molto importante cercare di svilupparla, poiché essa incide sulla autostima degli individui. Risultare spesso o sempre perdenti, quando si deve fronteggiare un conflitto, deprime la stima che abbiamo di noi stessi, innescando un circolo vizioso che ci porta a vedere il prossimo come un nemico.
Il primo passo per riuscire a sviluppare una buona capacità di gestione dei conflitti è capire esattamente cosa è un conflitto e perché nasce; per conflitto s’intende una condizione nella quale, durante un confronto, uno od entrambi gli interlocutori, nel tentativo di raggiungere i propri obiettivi e di influenzare la controparte, volontariamente o per incapacità, non tengono conto del deteriorarsi dei rapporti interpersonali.
La gestione dei conflitti, di conseguenza, richiede la capacità di mettere in atto accorgimenti, che permettano di raggiungere totalmente o parzialmente i propri obiettivi, senza mettere a rischio le relazioni interpersonali.
La parola conflitto ha, nella nostra cultura, una connotazione negativa, poiché richiama alla mente la guerra, la violenza, i comportamenti aggressivi; è, per contro, possibile con particolari accorgimenti, mantenere buone relazioni personali, anche a fronte di divergenze nelle opinioni, convinzioni, sentimenti e valori del nostro interlocutore, ottenendo, contemporaneamente, rispetto per le nostre idee. Le tecniche di comunicazione, quelle di negoziazione e persuasione aiutano moltissimo ad affrontare le situazioni conflittuali, ma non è sufficiente la volontà di apprendere queste tecniche; occorre anche la determinazione di agire sulla propria personalità al fine di rendere naturale accettare le divergenze come momenti positivi e non come minacce, cioè mettere in atto comportamenti così detti assertivi.
A Cura di Pier Paolo Sposato
Autore di “Come Gestire i Conflitti” e “Capi non si Nasce”