Come non andare mai in rosso
Tutti ci auspichiamo di non “andare mai in rosso” sul conto corrente ma come fare, concretamente per evitarlo?
Applicando il controllo delle proprie spese, per esempio, e cioè procurando di non spendere mai più di quanto si guadagna.
In generale, la “regola aurea” da conoscere ed applicare è infatti proprio questa: non spendere mai più di quello che guadagni e non andrai incontro a dispiaceri finanziari.
Ma come si consegue questo sul piano pratico?
Per esempio compilando e tenendo aggiornato un “taccuino delle entrate e delle uscite” da portare sempre con sé e da aggiornare su base quotidiana. Scrivendo nero su bianco le spese che effettuiamo nell’arco della giornata, infatti, dalle più piccole alle più importanti, possiamo avere la nostra situazione finanziaria costantemente sott’occhio e possiamo mantenerla frequentemente monitorata.
Ogni tanto ci prendiamo una pausa e compiamo un’analisi di quanto abbiamo guadagnato in un determinato mese o settimana, quanto abbiamo speso e, naturalmente, da questi elementi ricaviamo infine se il nostro saldo è attivo oppure no tenendo sempre a mente che il nostro obiettivo è proprio quello di non andare mai in rosso e di godere quindi di una buona salute economico-finanziaria.
L’analisi del nostro taccuino entrate-uscite ci rivela anche altre cose utili ed interessanti e cioè se ci sono, nella nostra vita finanziaria, delle aree di sovraspesa e delle aree di sottospesa.
Individuare queste zone, cosiddette “ipo” ed “iper”, ci consentirà in un secondo momento di aggiustare la rotta ed apportare gli opportuni cambiamenti per ripristinare un maggiore equilibrio nella nostra vita finanziaria. Ad esempio, se in un determinato mese abbiamo speso troppo in “ristoranti” e troppo poco per la categoria “abbigliamento”, nel mese successivo ci sforzeremo di ripristinare un equilibrio rispondendo maggiormente ai nostri bisogni nel campo dell’ ”abbigliamento” e quindi spendendo di più per questa categoria e spendendo meno nella categoria per cui avevamo speso in eccesso il mese precedente, cioè la categoria dei “ristoranti”.
Per evitare di “andare in rosso”, non è necessario compiere azioni drastiche o “capitali”; è sufficiente impegnarsi a compiere azioni relativamente semplici e alla portata di chiunque, come ad esempio tenere monitorata la nostra vita finanziaria personale tramite il taccuino, come appena descritto, e procedere all’analisi dei dati rivelati dal taccuino stesso per comprendere “dove stiamo andando” finanziariamente ed operare gli opportuni aggiustamenti, spesso micro-aggiustamenti.
Niente di particolarmente complicato, quindi; solo una questione di autodisciplina e di costanza.
Un altro “trucco” per mantenere la chiarezza nella propria situazione economica – e, se si vive nella chiarezza economica, diventa più difficile “andare in rosso” in quanto “andare in rosso” è più un sintomo di confusione e vaghezza finanziaria che di mancanza di denaro in sé.. – è quello di abituarsi a pagare con contanti, per quanto e laddove possibile, piuttosto che con carta di credito. Maneggiando il “vecchio” denaro contante, infatti, si diventa maggiormente consapevoli del fatto che “si sta spendendo” e anche di quanto e per che cosa si sta spendendo.
Quando si paga con carta di credito, invece, soprattutto se si è incalzati dalla fretta che caratterizza speso la nostra vita quotidiana, è più facile rimanere con la “sensazione” di avere speso ma senza la consapevolezza precisa di quanto e per che cosa si è speso, consapevolezza che si forma e rimane impressa, invece, molto di più quando si utilizzano i contanti per gli acquisti e per le spese.
A cura di Paola Tosato
Autrice di La Legge di Attrazione del Denaro