Come ottenere la felicità con un piccolo gesto (parte prima)
E se vi dicessi che possiamo passare da uno stato di prostrazione a uno di serenità soltanto con alcuni gesti della mano? Fermi, non scappate: non sono impazzito. Perfino la grande scrittrice Nathalie Sarroute diceva che:
“Siamo felici solo quando vogliamo che succeda”
Questa che potrebbe sembrare soltanto una frase a effetto invece è una profonda verità. La nostra mente è una macchina molto complessa ma proprio come tutte le macchine può essere guidata semplicemente imparando a manovrare le giuste leve.
Anche un computer è fatto da una marea di circuiti e schede complicatissime ma chi impara a usarlo riesce a fare cose assolutamente straordinarie, bisogna solo usare i tasti giusti. E per quanto riguarda il nostro cervello, uno dei tasti più importanti è la fisiologia e cioè lo stato del tuo corpo con le sue manifestazioni come la respirazione, la postura, lo stato di contrazione dei muscoli…
Vi sarà capitato mille volte di capire che una persona è infelice solo guardandola. La percezione che abbiamo di noi stessi nello spazio rappresenta uno schema di comportamento che il cervello riconosce immediatamente e al quale si adatta.
Così un atteggiamento deciso, petto in fuori e sguardo dritto davanti a sé, respiro profondo e regolare porta più facilmente a sviluppare pensieri ottimisti, a nutrire speranze, ad affrontare con allegria e grinta gli eventi. Mentre una postura ripiegata su se stessi, una respirazione debole, un modo di parlare flebile ed esitante “nutrono” atteggiamenti rinunciatari e pessimisti.
Questa semplice esperienza che tutti abbiamo vissuto dimostra che esiste sicuramente un nesso tra lo stato d’animo e la fisiologia. La cosa straordinaria è che questo nesso è talmente forte che funziona anche al contrario. Basta cambiare le propria fisiologia, cambiare per esempio la postura, per cambiare lo stato emozionale. Questa cosa l’ho imparata in piedi su un palo alto 12 metri. Ve lo racconto.
Ero a un corso di formazione dove in una delle prove previste dovevo salire su un palo alto 12 metri e largo 20 centimetri, mettermi in piedi sulla sommità del palo e lanciarmi verso un trapezio posto a un metro di distanza. Il tutto fatto ovviamente in assoluta sicurezza legato e imbracato a delle cime di sicurezza.
Premetto che non ho un rapporto straordinario con le altezze e il fatto di trovarmi in cima a un palo alto 12 metri senza alcun punto di appoggio mi dava una sensazione di profondo malessere. Avevo le gambe piegate, lo sguardo rivolto verso terra e pensavo proprio di non farcela ma è bastato alzare lo sguardo e tirare un respiro profondo per far sparire tutti i dubbi e le paure.
A quel punto saltare è stato uno scherzo. Il solo fatto di aver cambiato la mia postura da una posizione tipica della paura a una tipica della sicurezza mi ha permesso di attingere a quelle sensazioni positive e di cambiare il mio stato d’animo in un instante.
Questa esperienza mi ha fatto capire che avevo in mano un’arma straordinaria per affrontare qualsiasi situazione, anche la più stressante, senza subire passivamente le conseguenze, ma riuscendo a reagire in modo costruttivo. A volte basta fare cose davvero semplicissime per ottenere dei risultati.
Ad esempio, se siete tristi mettevi davanti allo specchio e sorridete, anche se non vi va. Il solo fatto di vedere la vostra faccia che non esprime più tristezza spingerà il vostro cervello ad adeguare le sensazioni che sta provando a quello che vede.
Sono tantissime le tecniche che sfruttano questo principio e nel prossimo articolo ne voglio condividere una con voi. Se hai voglia di approfondire il discorso ti dico di aspettare il prossimo articolo per scoprire lo scramble, se invece hai fretta e vuoi scoprire tutti i segreti su come vivere sempre in uno stato di benessere emozionale ti dico che sei a un solo click da Le 7 Regole della Felicità.
A cura di Massimo di Renzo
Autore di Le 7 Regole della Felicità