Com’è possibile camminare sui carboni ardenti?
Alcuni anni fa ho partecipato alla prova della camminata sui carboni ardenti. Quando raccontavo l’esperienza fatta, quasi tutti mi facevano la stessa domanda: davvero hai camminato sui carboni accesi?
E non ti sei bruciato i piedi? Uno dei primi programmi che il nostro subconscio riceve nelle prime settimane di vita è quello costituito dal pericolo del fuoco.
Ogni qualvolta, anche quando siamo distratti, il nostro subconscio rileva tale pericolo, opera in modo tale da tenerci a debita distanza dalla fonte del rischio. È lo stesso programma che si attiva anche quando ci si accosta alla camminata sui carboni accesi.
In questo caso, il pericolo del fuoco è quasi del tutto inattivato dalla bassa conducibilità termica dei carboni, che pertanto evita di scottarsi i piedi. In ogni caso, il subconscio, non avendo capacità di giudizio, oppone forte resistenza a praticare tale prova. Nel caso in cui la mente conscia non riuscisse a superare la resistenza del subconscio, è possibile intervenire inviando affermazioni positive al subconscio, in questo modo:
- portarsi nello stato di rilassatezza;
- immaginarsi mentre a piedi nudi si cammina sicuri sui carboni ripetendo più volte a sé stessi: «Cammino tranquillamente sui carboni accesi e i miei piedi sono freddi».
Nelle sue sessioni di formazione, il grande formatore americano Anthony Robbins utilizza quasi sempre il firewalking per cancellare i propri limiti e “bruciare” le paure più profonde che possono segnare la propria esistenza.
A cura di Bonifacio Sulprizio