Come raggiungere la felicità e autorealizzarsi con l’aiuto dell’ottimismo
Una domanda ricorrente che si pongono spesso le persone riguarda la capacità di raggiungere la condizione di piacere, soddisfazione e appagamento che ci deriva da quello stato chiamato felicità.
A contribuire alla determinazione di tale stato è necessario aver soddisfatto, come ci indica Maslow tramite la piramide dei bisogni dell’uomo: dapprima i più essenziali bisogni di sopravvivenza, come quelli fisiologici, quelli di sicurezza e quelli affettivi, per giungere successivamente all’apice della piramide stessa, dove incontriamo i bisogni-aspirazione superiori dell’uomo, ovvero bisogni relativi all’autostima e all’autorealizzazione.
Proprio nell’interno della voce autorealizzazione potremo trovare, come passo conseguente, il termine felicità. O meglio, potremo già affermare che l’autorealizzazione è tale se è accompagnata dalla voce “felicità”.
Felicità: potremo definirla come quel particolare stato d’animo o emozione di coloro che si sentono pienamente soddisfatti della loro vita, e spesso questa meravigliosa emozione è accompagnata, come dicevo poc’anzi, dal sentirsi soddisfatti ma anche pienamente realizzati come persone, nei più diversi ambiti di vita (relazioni, affetti, lavoro, tempo libero, status ecc).
Autorealizzazione: (Wikipedia) propensione dell’essere umano a realizzare, in modo pieno e completo, le proprie molteplici potenzialità.
Ma se analizziamo solo per un attimo i significati di entrambe le voci, scopriamo che per disparati motivi si ritrovano e s’incastrano idealmente in una sorta di connubio di benessere globale della persona; scopriremo anche che, per fare nostri questi importanti elementi, è necessario ancora prima avere motivazione e una visione positiva e ottimistica della vita.
Quindi scopriamo che la voce ottimismo, insieme alla voce motivazione, costituiscono quel formidabile propellente che ci consente di raggiungere e soddisfare i più elevati bisogni-aspirazione dell’essere umano, in tutti i settori di vita.
Secondo Fordyce, principale studioso della felicità umana, possiamo evincere quanto sia importante, per vivere un’esistenza permeata di felicità, avere un’alta visione dell’immagine di sé.
Egli difatti afferma che un’elevata autostima, unita a una visione ottimistica della vita, sono stati d’animo o emozioni strettamente correlate alla felicità stessa.
Infatti, nell’elenco dei 14 punti fondamentali della felicità, elaborato dallo stesso Fordyce, scopriamo come siano presenti voci quali positività, ottimismo, socializzazione, occuparsi di attività che abbiano un alto significato, come semplicemente essere sè stessi e sviluppare una personalità socievole, essere attivi ed eliminare prontamente sentimenti negativi e problemi.
Ecco quindi spiegata l’importanza della voce ottimismo per contribuire fattivamente a produrre un autentico stato di felicità.
Naturalmente sappiamo bene che questi elementi, finora analizzati, non sono sufficienti per far sentire felice una persona. Altre voci concorrono a determinare tale stato, come l’intelligenza emotiva, la serenità, l’empatia, la gioia di vivere e ricercare il benessere psico-fisico, l’altruismo, i momenti che ci possano donare gioia e continue positive emozioni positive. Ma, alla base di tutti questi fattori, permane la capacità di vivere in modo ottimistico la vita. E le persone pessimiste, che possibilità hanno di vivere una vita felice?
Hanno a mio avviso le stesse possibilità che hanno le altre persone, quelle più ottimiste, a patto di sviluppare una piena consapevolezza e di essere disposte a imparare l’ottimismo, così come mirabilmente spiegato, nel suo illuminante saggio dal titolo Imparare l’ottimismo, Seligman, uno dei principali attori e sperimentatori dell’ottimismo appreso.
Quindi vorrei consigliare a tutti voi di migliorarvi continuamente nei diversi ambiti della vostra vita, e di elevarvi continuamente come creature.
Cercate quindi di essere sempre, nei limiti del possibile, la miglior persona che potete essere: gentile, calma, allegra, socievole, leale, sincera, pacata, ragionevole, ottimista, solidale, intraprendente, tollerante, curiosa, simpatica e altruista.
Potrete, a questo punto, se davvero lo vorrete, intraprendere quel cammino, certamente impegnativo, ma non impossibile, per apprendere l’ottimismo e sviluppare nel contempo tutte quelle condizioni che vi permettono di vivere in modo più completo la vostra avventura, liberandovi anche dei numerosi condizionamenti ricevuti nell’infanzia, che vi impediscono di godervi in modo pieno e autentico la vostra preziosa esistenza.
A cura di Giovanni Raimondi
Autore di Il potere dell’ottimismo