Come recuperare il legame con te stessa
Ti è mai capitato di essere giudicata come una persona strana? Di sentire che il tuo modo di essere non viene compreso? Di avvertire un disagio dentro di te per il semplice fatto di operare scelte differenti e, chissà, controcorrente e quindi non condivise o non approvate? A proposito di questo voglio raccontarti il mio punto di vista che si focalizza sull’esplosiva ricchezza che si nasconde dentro questa “stranezza”.
Fin da piccola ho spesso ricevuto, da parenti, amici, amanti, conoscenti e sconosciuti, l’etichetta di “strana” e ho vissuto questo marchio come un disagio, mi sentivo incompresa, diversa, mentre per me, ero ed era tutto “normale”. La mia curiosità mi spinse a ricercare il significato etimologico di quest’aggettivo che tanto mi dava problemi: strano, allotropo di stranio (v. q. voce), di cui è più in uso e con il quale ha in comune la nozione di straniero, e quella figurata di nuovo, inusitato, fuori dal comune, stravagante, nonché quella di ruvido, brusco, scortese quale forse una volta si immaginava il forestiero.
Con il tempo ho compreso che i concetti di “strano” e “normale”, come tanti altri, sono semplicemente delle opinioni che derivano dalle credenze, dal vissuto, dalle esperienze e schemi mentali di chi le emette. Questa semplice consapevolezza mi ha liberato innanzi tutto dal sentirmi vittima delle ristrettezze altrui evocando in me il senso di responsabilità e, in secondo luogo, ha generato una nuova visione: ciò che gli altri giudicavano una “stranezza” mi ha condotto, in realtà, a trasformarmi in una sperimentatrice dell’inusitato, del nuovo. Ho compreso anche che a volte si diventa “ruvide”, “brusche” e quindi strane perché non ci si sente accettate così per come si è, perché la società impone le sue regole e se tu non riesci a seguirle diventi la “stravagante forestiera”.
È proprio in questa stravaganza che risiede il nostro tesoro, le nostre innate abilità, il nostro autentico potere. Da questo luogo “straniero” al mondo, giunge la nostra originalità, espressione della nostra unicità. Qui troviamo la ricchezza che troppo spesso cerchiamo fuori: dobbiamo solo abbandonare il timore di manifestare la nostra stravaganza. Capire se abbiamo interrotto la connessione con la nostra stravagante forestiera, è molto semplice; ecco alcuni suggerimenti per portare chiarezza e recuperare il legame con la nostra originalità.
1° suggerimento: Vedere
Vedere significa fermarsi e ascoltarsi. A volte mentre camminiamo dentro la nostra esistenza capita che ci perdiamo e per motivi differenti: per occuparci degli altri, perché il lavoro ci assorbe ogni energia, perché non sentiamo più l’entusiasmo o gli stimoli che ci permettono nuove forme di pensiero ed emozioni, perché usciamo da una relazione infinitamente deludente o per mille altri motivi. In questi momenti che a volte possono durare giorni, mesi o anche anni, avvertiamo uno stato d’animo negativo e deprimente che, se non facciamo qualcosa, può diventare cronico e quel senso di vuoto e frustrazione può diventare la base della nostra tristezza. Se ti senti così allora hai messo da parte la tua essenza più autentica e a questo punto puoi chiederti: cosa voglio veramente? Nel tuo “volere” è racchiusa la stravagante forestiera, il tuo talento e i tuoi sogni. Cosa t’impedisce di farla emergere? Cosa ti manca per portare piacere, soddisfazione e benessere nella tua vita?
2° suggerimento: Rinascere
La primavera è alle porte e spesso mi accade di sentire, già un paio di mesi prima, il risveglio della natura e con essa anche il mio; so che anche a molte altre donne accade di sentire una sottile vibrazione nel cuore molto prima che questa stagione abbia inizio e forse succede anche a te. Mi piace pensare che in questo periodo dell’anno abbiamo l’opportunità di rinascere, riconoscersi, incontrarci di nuovo, riscoprire le nostre esigenze e imparare ad assecondarle, vedersi con occhi diversi modificando così l’immagine che per anni abbiamo dovuto mantenere per accontentare gli altri. Per operare la rinascita è utile ripulirsi da tutto quello che non è necessario, prendersi meno sul serio, dare spazio al piacere nel nostro quotidiano, risvegliare l’amore per se stesse e cambiare pelle per indossare finalmente quella che più ci appartiene per sentirsi profondamente vive! Risvegliare così la stravagante forestiera poiché qui risiede la nostra eccellenza!
3° suggerimento: Celebrare
Nel celebrare l’emergere della tua stravagante forestiera per prima cosa t’invito a ricordarti di te. Io porto nella borsa un simbolo che mi ricordi costantemente questa parte di me. In tal modo mantengo vivo il legame con essa. La mia stravaganza si è espressa attraverso la figura della clownessa per cui porto con me un naso rosso: qual è il tuo talento? Quale simbolo potrebbe essere utile nel mantenere attivo il ricordo della tua originalità? Ogni giorno tenta di celebrarti attraverso un dono che fai a te stessa, che può essere concederti un piatto che normalmente eviti per la dieta, dormire un’ora in più del solito, occuparti con tranquillità della cura del tuo corpo con un massaggio, un bagno caldo, o qualsiasi cosa che ti dia piacere, impegnarti in un’attività che ti faccia sentire soddisfatta, scrivere una dichiarazione d’amore dedicata a te e poi magari trova una melodia che l’accompagni perché tu la possa anche cantare. Questi sono solo alcuni esempi, l’importante è che ogni giorno ti ricordi di te e di regalarti sempre qualcosa che ti faccia stare bene. Puoi trovare mille motivi e modi per celebrarti, segui il sentiero del piacere poiché ti guiderà verso il tuo personale benessere.
a cura di Rossella Bergo
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