Come scegliere l’apporto proteico quotidiano
Fermandosi in un qualunque autogrill delle patrie autostrade in questo periodo, non è difficile notare un libro, sempre messo in bella evidenza subito dopo l’entrata con apposito espositore, dal titolo accattivante e quanto mai di attualità in questo periodo estivo, relativo a come perdere peso in poco tempo. Incuriosito dal titolo, ho deciso recentemente di sfogliarlo, andando specificatamente a cercare due informazioni a mio giudizio chiave, per i temi di benessere e dimagrimento, ovvero la quantità di proteine giornaliera raccomandata dagli autori e le loro prescrizioni su cosa mangiare a colazione.
Quello che ho trovato non mi ha sorpreso affatto. Per quanto riguarda le proteine, gli autori consigliano di assumere in media 1 gr. di proteine al giorno, per ogni kg di massa corporea. Questa raccomandazione, sebbene un po’ troppo generica (bisognerebbe considerare la massa magra, il livello di attività fisica e la costituzione della persona) non si discosta in fondo moltissimo da quanto prescrivono attualmente i migliori nutrizionisti al mondo, ovvero un fabbisogno proteico quotidiano che varia tra 1,5 e 2 grammi di proteine, a seconda del livello di attività fisica, per ogni kg di massa magra dell’individuo.
Prendendo ad esempio un uomo del peso di 75 kg, secondo gli autori del libro, la quantità di proteine da assumere giornalmente è di circa 75 grammi, mentre, secondo una sempre crescente corrente di nutrizionisti, considerando una massa grassa del 15%, il fabbisogno dovrebbe essere compreso tra 96 e 128 grammi.
Dove invece ho riscontrato una evidente contraddizione è nel consiglio su cosa assumere a colazione, il pasto più importante della giornata. Gli autori consigliano la seguente colazione: 200 ml di latte parzialmente scremato, e due fette di pane con marmellata.
Ora, nel pane e nella marmellata, ci sono quantità irrilevanti di proteine. In 100 ml di latte, ci sono circa 3 gr di proteine, quindi nei 200 ml consigliati, ce ne sono meno di 7 gr. Ecco quindi che, del fabbisogno proteico raccomandato dagli stessi autori del libro, solo il 10% viene prescritto nel pasto più importante della giornata ! Inoltre, dopo aver fatto colazione di solito cosa fa una persona normale, va a correre o in palestra per bruciare tutti questi carboidrati?
No, spesso sta seduta per ore davanti a un pc, con questi carboidrati che, per il naturale processo della sintesi dei grassi, vengono trasformati appunto in grassi e si vanno a depositare dove non vorremmo. Questo di certo non aiuta la persona a controllare il proprio peso.
Ma perché questa evidente contraddizione all’interno del libro? Sicuramente gli autori la spiegherebbero con complesse teorie scientifiche, sull’importanza dei carboidrati per darci energia immediata (Come se incrementare l’apporto proteico al mattino eliminasse i carboidrati) o sulla dannosità di una dieta iperproteica che affatica i reni (ma gli altri 65 grammi di proteine, nell’esempio citato, li hanno consigliati loro di assumere nel libro e prima o poi andranno presi nella giornata, se si vuole seguire questo consiglio) ma la realtà è purtroppo spesso diversa e basta rimanere all’interno dell’autogrill stesso per capirla: cosa vende il bar per colazione? Cappuccino e cornetti di ogni sorta!
Cosa c’è sugli scaffali del negozio? Biscotti, cracker, merendine e qualunque altra forma di carboidrati possibile e immaginabile. Questi sono i prodotti che ci hanno insegnato fin da piccoli, con mirate comunicazioni pubblicitarie, ad assumere a colazione e questo è ciò che l’industria alimentare ha deciso che noi mangiamo.
Il fatto che sia nutrizionalmente scorretto, passa in secondo piano a fronte di interessi economici. Se oggi, secondo dati dell’organizzazione mondiale della sanità, 7 visite mediche su 10 sono dovute a cattive abitudini nutrizionali, purtroppo è anche dovuto a questo tipo di situazione.
A cura di Marco Germani
Autore di: I 5 falsi miti sul dimagrimento e la corretta nutrizione