Come Uscire Sui Giornali

Foto Iniziale

Come uscire sui giornali? Questa è una delle domande più gettonate e utili che imprenditori e professionisti possano farsi.

Sì, perchè finire sul giornale o sulla stampa significa accrescere la propria autorevolezza, avere maggiore visibilità, raggiungere un pubblico più ampio.

Segui questi step:
1. Devi avere qualcosa di serio da dire
2. Devi avere un ufficio stampa
3. Devi puntare su articoli redazionali VERI
4. Fatti trovare, producendo contenuti di valore.
5. Limita i pubbli-redazionali a quelli di giornali seri
6. Il segreto per avere una storia da raccontare
7. Se hai una storia interessante da raccontare, scrivi un libro
8. Il libro va direttamente nella sezione Cultura delle Agenzie di Stampa 


Esatto, partiamo da un presupposto. Molto importante.

1. Devi avere qualcosa di serio da dire

Devi avere argomenti validi.

Devi avere numeri solidi.

Devi poter dimostrare quello che dici.

È totalmente inutile uscire sulla stampa, magari a pagamento, per tirar fuori 4 stupidaggini e 1 prodotto truffaldino.

Questo tipo di stampa-spazzatura dura molto poco.

E sai quanti risultati ti porta? Nessuno.

La gente non è cretina, sa distinguere un professionista da un ciarlatano, e un’azienda fuffa rimane sempre e comunque un’azienda fuffa anche se esce sul giornale.

2. Devi avere un ufficio stampa

Un ufficio stampa rappresenta te e la tua azienda al meglio.

Sono professionisti della comunicazione.

Hanno già relazioni con i giornalisti e con le testate.

Sanno come comunicare un messaggio o come scrivere un comunicato stampa.

Ti possono consigliare prima di sparare stupidaggini in termini di marketing “all’americana”.

Se sei rappresentato da un ufficio stampa ti presenti già con una maggiore autorevolezza, perchè nessun PR serio rappresenterebbe un’azienda truffaldina.

Io ne ho avuti diversi: sono partito tanti anni fa con Ketchum, una delle società più accreditate a livello mondiale.

Ho lavorato anche con Gianluca Ricci, giornalista professionista. E ci confrontiamo e scambiamo idee anche con Francesca Caon, autrice del bestseller “I 10 Comandamenti delle PR”.

Oggi lavoro con dei professionisti della comunicazione italiani molto validi, come Alessandro Maola e con Michele La Porta, figlio del noto Direttore RAI Gabriele La Porta.

In Italia ci sono professionisti molto capaci, fai le tue valutazioni.

3. Devi puntare su articoli redazionali VERI

I redazionali sono quegli articoli VERI che trovi sui giornali e sulle riviste.

Quando un giornalista deve scrivere un pezzo, magari cerca online chi sono gli esperti di quell’argomento.

Trova articoli di blog, libri, video e crea un contatto con l’intervistato.

Oppure sente se il suo giro di PR conosce qualcuno esperto dell’argomento.

O apre la propria casella di posta alla ricerca di qualche comunicato stampa inerente alla notizia.

Dal 2002 ad oggi ho fatto centinaia di uscite su testate giornalistiche e televisioni totalmente organiche e spontanee.

Una delle prime uscite fu sul settimanale L’Espresso che parlava del mio primo libro.

Ricordo bene anche un articolo di 14 pagine sul mensile Millionaire nel 2008 a seguito di una grossa inchiesta sul mondo del digitale, guidata dall’allora Direttore Salvatore Gaziano.

E poi da allora Il Corriere della SeraIl Messaggero, Repubblica, Il Tempo, Libero Quotidiano, Milano Finanza, Il Sole 24 Ore, Fortune, e mille altre testate.

Il salto di qualità c’è stato poi con la TV.

Nel 2009 una prima uscita al TG1. Dieci anni dopo, nel marzo 2019 mi chiama di nuovo la redazione del TG1. Stanno facendo un servizio sulle Startup e gli avevano segnalato la nostra “innovazione” degli ebook.

Gli faccio notare che erano passati 17 anni dall’essere una “Startup” ma sono venuti lo stesso nel nostro ufficio di Roma.

E ne venne fuori questo fantastico servizio del TG1 di prima serata.

O ancora l’inaspettata intervista su Forbes Leader.

“Una puntata speciale (la n.100) per degli ospiti speciali. Vi presento Giacomo Bruno, che ha il merito di aver portato per primo gli ebook in Italia.” Così inizia l’intervista di Marcello Astorri sul programma televisivo di punta di FORBES, andato in onda sul canale 511 di SKY.

FORBES LEADER è il programma TV dedicato alle interviste di Amministratori Delegati, Imprenditori e grandi Manager.

Come Imprenditore mi sento di dire che non esiste un riconoscimento più alto. Dopo Forbes cosa altro c’è nell’industria editoriale?

Un riconoscimento arrivato dopo 20 anni di carriera, di duro lavoro, di notti insonni e di tanti “inverni”. Un riconoscimento organico, naturale, giornalistico, per puro merito.

Abbiamo parlato di ebook, di editoria digitale, di formazione, di libri e di magazine. 12 minuti davvero intensi.

4. Fatti trovare, producendo contenuti di valore.

Quindi se hai un ufficio stampa, è molto probabile che tu possa uscire sui giornali.

Se hai inviato dei comunicati stampa su un argomento, chi si troverà a dover scrivere un pezzo, ti contatterà. O magari mi chiamano perchè ho 1 milione di follower.

Se produci contenuti, scrivi articoli online, fai video o scrivi un libro, allora ti troveranno.

È uno dei tanti motivi per cui con Bruno Editore aiutiamo i professionisti a scrivere il proprio libro: per creare autorevolezza, visibilità e prestigio.

Dall’altro lato, soprattutto sei sei agli inizi, non hai ancora un ufficio stampa, o se vuoi raggiungere una testata specifica, puoi sempre ricorrere ai pubbli-redazionali.

5. Limita i pubbli-redazionali a quelli di giornali seri

Si tratta di articoli a pagamento. Il giornale o il magazine di turno, ti vende uno spazio sulle proprie pagine.

Non c’è nulla di male, purché ci sia un vero controllo editoriale.

I giornali seri non ti permettono di scrivere quello che ti pare sulla loro testata.

Ad esempio qualche anno fa il mio ufficio stampa mi propose uno spazio a pagamento sul quotidiano La Repubblica ed è stato seguito in maniera molto seria. Non un articolo finto, ma una vera e propria intervista condotta con molta serietà e tutte le verifiche del caso sui numeri.

Il giornalista mi ha intervistato sulla notizia che un nostro autore aveva appena superato i 9 milioni di euro partendo da un suo libro pubblicato con la Bruno Editore. Ad oggi i milioni sono diventati 15, e l’autore si chiama Carlo Carmine.

Ne uscì un bellissimo articolo intitolato Giacomo Bruno: l’Editore che Sforna Bestseller e Autori Milionariche, per quanto pubblicitario, è stato gestito in maniera molto seria e mi ha portato un ottimo ritorno economico. Che poi è l’obiettivo di qualsiasi pubblicità.

Funziona. A patto che abbiate argomenti seri, etici, con numeri reali da presentare. Altrimenti è tempo perso.

6. Il segreto per avere una storia da raccontare

Lo so, il mio segreto sarà duro da digerire, perchè non è per tutti.

DEVI LAVORARE.

Devi fare esperienza.

Devi ottenere risultati.

Devi cadere e rialzarti 100 volte.

Allora sì che avrai qualcosa da raccontare.

E non ci sono scorciatoie.

Nessun ufficio stampa potrà creare notizie dal niente.

Nessun ufficio stampa potrà aiutarti a creare una storia che non esiste.

Nessun ufficio stampa può creare da zero 20 anni di esperienza che non hai mai fatto.

Possono darti consigli su come presentarla al meglio, ma non possono inventarsela.

Allora sì che tutto sarà naturale e i giornalisti ti chiameranno veramente.

Come quella volta che mi hanno invitato in Parlamento a parlare di Eccellenze Italiane:



Non ti chiamano nel luogo più prestigioso d’Italia senza aver fatto controlli accurati su chi sei veramente e cosa stai raccontando.

7. Se hai una storia interessante da raccontare, scrivi un libro

Cosa intendo? Intendo che chi scrive un libro deve fare un gran lavoro su stesso.

Deve ragionare sulle proprie competenze.

Deve focalizzarsi.

Deve imparare a raccontare la propria storia.

A condividere le proprie esperienze.

Il libro diventa il tuo nuovo biglietto da visita.

Il libro diventa una super carta di identità professionale che certifica la voce “competenza”.  

Quindi gli dedicherai tempo e lo farai fatto bene.

A quel punto, se fai un bel lancio, la strada è spianata.

Sì perchè i libri sono la prima fonte dei giornalisti. Che quando devono scrivere un pezzo vanno su Amazon a vedere chi sono gli esperti del settore.

E troveranno te.

Anche mandare un comunicato stampa di un libro è molto più efficace che annunciare l’uscita di un prodotto.

Libro = Cultura

Prodotto = Pubblicità

8. Il libro va direttamente nella sezione Cultura delle Agenzie di Stampa

Non a caso noi come Bruno Editore abbiamo dei canali diretti con le Agenzie di Stampa.

Prendi l’ANSA, l’agenzia giornalistica n.1 in Italia.

Noi abbiamo un canale diretto sull’ANSA per distribuire i comunicati stampa relativi alle uscite dei libri.

Questo vuol dire visibilità enorme, in meno di 2 ore dal lancio.

Vuol dire essere letto dalle redazioni di centinaia di giornali in tempo reale, e ottenere altre uscite e interviste.

I nostri PR hanno ormai relazioni consolidate con i giornali che apprezzano in particolar modo i nostri libri.

Sanno cosa facciamo da 20 anni, abbiamo credibilità e autorevolezza, e i nostri comunicati escono subito.

Sempre su tutti i giornali?

NO, non sempre.

Proprio perchè non sono pubbli-redazionali a pagamento e non sono obbligati a pubblicare le notizie.

Così è facoltà del Direttore o del caporedattore di ogni singola testata decidere cosa pubblicare e cosa no.

Ci sono libri che trattano temi economico-finanziari che escono su testate specifiche. E viceversa.

Quello che posso garantire è che gli autori della Bruno Editore ricevono almeno 10 uscite al lancio del libro, entro solo 3 giorni dal lancio.

Perchè in media sono quelle.

Talora saranno alcuni giornali, talora qualche altro.

E questo porta a decine di risultati su Google in tempo reale, che è uno dei risultati migliori che possiamo dare.

Infatti una delle domande che dovresti farti, e su cui ho scritto un articolo molto letto è questo:

Hai mai cercato il tuo nome su Google? (leggi l’articolo)

Buona ricerca,
Giacomo Bruno

 

Pubblicato il: 18 Aprile 2021