Comunicatori si nasce o si diventa?
A questa domanda la maggioranza delle persone risponderà: comunicatori si nasce! E’ praticamente impossibile avere dimestichezza sopra ad un palco o dietro una cattedra se non si hanno qualità come una buona gestione delle emozioni oppure degli spazi e dei tempi.
Vorrei fare una piccola riflessione: parlare ad un pubblico non è semplicemente ripetere nel migliore dei modi concetti che si conoscono.E’ molto di più!
Comunicare di fronte ad una platea vuol dire condividere emozioni, instaurare nuovi rapporti, cercare nuove complicità! Queste sono capacità innate nell’uomo, ed è proprio per questo che penso che TUTTI nascono comunicatori.
Il fatto è decidere se rimanere “semplici parlatori in pubblico” oppure “professionisti nel suscitare emozioni”. La domanda da porsi, proprio per questo motivo è: BRAVI comunicatori si nasce o si diventa?
La risposta ognuno la deve cercare dentro se stesso, dentro la propria voglia di essere ed esserci in questo mondo.
Le persone vere sono quelle che lasciano ricordi di sè agli altri, quelle che a volte sbagliano, ma lo ammettono!
Si arrabbiano se qualcosa va storto ma già pensano a come risalire la china!
Gli uomini veri si commuovono di fronte ad un bel film, a volte ridono senza chiedersi il perchè, si prendono un giorno di pausa dal lavoro per portare la famiglia al mare.
Gli uomini veri non finiscono mai di studiare. Essi insegnano a chi è più giovane ed imparano da chi è più saggio.
Tutti possono comunicare, ma penso che solo gli uomini veri siano BRAVI comunicatori!
A Cura di Massimo Pigliacampo
Autore di “I Segreti per Parlare in Pubblico“