Cosa vuol dire veramente persuadere?
Persuadere vuol dire muovere gli altri nella nostra direzione, facendo si che accettino una nostra proposta o raccomandazione. Alla fine di questo processo, affinché la nostra opera di persuasione sia stata efficace, devono essere verificati due fattori fondamentali:
– Le caratteristiche iniziali della nostra proposta devono essere rimaste sostanzialmente inalterate.
– Il nostro rapporto personale con la persona “persuasa” deve essere migliorato o, nel caso peggiore, rimare inalterato.
Questi due punti devono essere tenuti sempre in mente quando cerchiamo di persuadere qualcuno.
Per quanto riguarda il primo fattore, dobbiamo partire dal presupposto di possedere una proposta, una raccomandazione o un suggerimento che, esattamente così com’è formulato, sia di valore e possa migliorare la vita della persona a cui lo stiamo proponendo. Se non ne siamo pienamente convinti, dobbiamo lavorare sulla definizione della nostra proposta, prima di iniziare il processo di persuasione.
Per quanto riguarda il secondo punto, se tramite un uso poco etico di tecniche di persuasione, riusciamo comunque a convincere l’altra persona a seguire la nostra raccomandazione (specialmente se si tratta dell’acquisto di nostro prodotto) ma appare evidente che questa scelta andava maggiormente nel nostro interesse e non nel suo, presto o tardi questa riflessione da parte della parte “persuasa” contribuirà alla creazione di sentimenti negativi nei nostri confronti. Il nostro rapporto con la persona ne uscirà deteriorato e sarà molto difficile riconquistarne la fiducia.
In conclusione, contrariamente alla credenza comune che ritiene che chi muove spesso gli altri nella propria direzione, convincendoli ad agire come da lui proposto, sia un ottimo e dotato persuasore, in realtà per attribuire questa qualifica a qualcuno dobbiamo osservare l’eventuale differenza tra quanto proposto inizialmente e quanto accettato alla fine del cliente (ove una notevole differenza potrebbe anche indicare scarsa eticità da parte del persuasore, che era partito con una proposta poco realistica per generare un effetto di contrasto) e soprattutto la qualità del rapporto personale tra le due parti, successivamente al processo di persuasione. Nel caso in cui si vogliano instaurare proficue e durature relazioni commerciali, il secondo punto è assolutamente fondamentale.
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A cura di Marco Germani
Autore di “I meccanismio della persuasione”