Fischioni & Straddle
Ben ritrovati stimatissimi lettori di questo blog, come promesso nel precedente articolo oggi vi farò conoscere la vera forza delle opzioni finanziarie, ed in particolar modo esamineremo due strategie differenti, una direzionale ed una neutrale. Le strategie che vi presento sono due:
1 il fischione
2 la straddle
Cominciamo con il fischione. La strategia ve la propongo così come è riuscita al sottoscritto nell’ottobre del 2008. Ho avuto l’occasione di eseguirla altre volte dopo tale data, ma quella di ottobre è stata davvero eccezionale, e ve la voglio proprio far vedere. Ci tengo inoltre a dirvi che io come qualunque trader che si rispetti possiedo un piccolo diario del trading, in cui vengono annotate tutte le operazioni eseguite, così non ho fatto altro che sfogliare a ritroso nel tempo sul mio diario, e ho scovato proprio questa operazione.
Cominciamo nel dire in che cosa consiste il fischione.
Il fischione è una strategia direzionale che preclude la ricerca di titoli che hanno avuto una forte variazione percentuale di prezzo (percent change), infatti in teoria dopo una violenta variazione il titolo nei giorni seguenti subisce un rafforzamento della tendenza, soprattutto se si tratta di rotture tecniche importanti, così la strategia si snoda attraverso l’acquisto di opzioni out of the money poco costose.
E’ particolarmente semplice da applicare, e può essere sia rialzista che ribassista, nel nostro caso concreto si tratta di un fischione ribassista. Premetto che esistono strategie più redditizie di questa, ma precludono le doti di un buon analista, ma questa è davvero semplice, perché quando si verifica una percentuale di variazione ampia giustificata da una rottura importante è ovvio che il prezzo continuerà a scendere anche senza la necessità di analizzare il trend storico, così vediamo cosa succede. Nel nostro caso siamo di fronte a Google Inc.
Come si può osservare il titolo era incanalato in un sistema di supporto e resistenza dinamico da molti mesi, e il 4 ottobre il titolo sfonda la trendline inferiore (supporto) con un forte breakway gap che conferisce al titolo una variazione quasi del 9% accompagnata da volumi di scambio crescenti ed elevatissimi. Era evidente quindi quanto era forte la pressione di coloro che volevano vendere. Comunque dopo il verificarsi del breakout ho preso posizione subito dopo l’apertura acquistando 5 put con strike 340$ (fortemente OTM) e scadenza ottobre per un premio pari a 380$ ad opzione, perciò un investimento totale pari a 1900$. La situazione poteva essere così sintetizzata:
Buy 1 GOOG OTT08 340 PUT (3.8)
Costo: 380$ ad opzione
Punto di pareggio: 336.2$
Massimo rischio: 380$ ad opzione
Profitto massimo: ILLIMITATO
Come da programma il titolo è sceso per i prossimi 4 giorni fino a circa 328$, e giorno 8 ottobre alle ore 9 e 30 ho chiuso la posizione, la situazione era la seguente:
Profitto: 820$ per opzione, perciò in totale 4100$.
ROI: 215%
Riassumendo, con un investimento di 1900$ ho prelevato un profitto di 4100$, ottenendo un rendimento del 215% in 4 giorni lavorativi.
Il fischione è una strategia sicura, ma in realtà se ci pensate io sono entrato in ritardo, e cioè subito dopo la rottura, in quanto lo preclude proprio la stessa strategia, però vi dico che si poteva ottenere molto di più applicando la strategia long put ancora prima del sorgere del gap down, ottenendo in quel caso un profitto intorno al 400% ed oltre. Perciò se siete alle prime armi accontentatevi di profitti del 200%, quando le vostre doti da analista saranno adeguatamente sviluppate potete pensare a maxi rendimenti del 400% in su.
Passiamo ora alla straddle.
La straddle a differenza del fischione è una strategia neutrale. Con questa strategia siete in grado di prendere profitto qualunque sia la direzione del mercato purchè si muova con una certa consistenza. Sì avete capito bene, non importa se il titolo sale o scende, basta che si muova violentemente e prenderete profitti. La strategia consiste nell’acquistare una call ed una put contemporaneamente, con lo stesso strike at the money e con la stessa scadenza. Perciò a differenza del fischione, in cui ci muoviamo dopo l’esplosione del trend, in questo caso dobbiamo anticiparlo, come si fa?
Ci sono due modi, uno tecnico ed uno fondamentale. Quello tecnico riguarda le compressioni di volatilità (squezee) osservabili utilizzando le bande di Bollinger, e se ben ricordate ve ne aveva già parlato su questo blog lo stimatissimo collega Nicola D’Antuono. Comunque in parole povere un’eccessiva compressione di volatilità è segno di un’esplosione imminente, solo che non sappiamo in che direzione, ma a noi non interessa perché utilizzeremo la straddle, e guadagneremo in entrambe le direzioni. Il metodo fondamentale invece consiste nell’identificare la data della dichiarazione degli utili trimestrali, e ciò è possibile visitando il sito www.earnings.com, all’interno vi basterà digitare il ticker o codice dell’azienda (nel mio ebook vi fornirò i ticker più importanti) e osservare la data degli utili. In corrispondenza della data degli utili il mercato è nervoso e davvero senza pietà, e cioè se gli utili hanno dichiarato un rendimento nel margine delle aspettative allora salirà a dismisura, ma Dio non voglia che abbia deluso gli investitori, perché in quel caso cadrà nel vuoto.
Quindi in corrispondenza degli utili il prezzo del titolo quasi sempre esplode o a rialzo o a ribasso, ma a noi di questo non importa nulla, infatti basta che si muova, applicando la straddle non ci interessa la direzione che prenderà il mercato, ecco perché è neutra.
Vediamo ora un gran caso concreto. Qui sotto c’è il grafico del Chicago Mercantile Exchange Group Inc. Come si vede è possibile applicare due straddle. La prima sulla compressione di volatilità, e la seconda sulla dichiarazione degli utili di ottobre.
Nel primo caso ho agito acquistando una put ed una call il 15 settembre con strike 335$, per un valore complessivo di 2700$. Il punto di pareggio superiore era situato a 362$. Dopo l’esplosione il titolo è schizzato a quota 405$. Così la mia call si è apprezzata a tal punto da coprire totalmente il costo della put e in maniera sufficiente da farmi ottenere un profitto di 4300$, pari cioè al 159% dell’investimento.
Nel secondo caso, come si può notare gli utili hanno largamente deluso le aspettative degli investitori, ed il titolo è precipitato. Avevo comprato una call ed una put con strike 360$ con scadenza ottobre prima della dichiarazione degli utili e pagando complessivamente 3600$. Il punto di pareggio inferiore era a 324$. Dopo il tonfo ho rivenduto la mia opzione put con un profitto dell’intera operazione pari a circa 9000$, cioè il 270% dell’investimento.
Avete visto che profitti? Ma non crediate che sia facile, perché per arrivare a questi livelli occorre almeno un anno di studio con relativa pratica, garantito. Applicando le conoscenze che apprenderete nel mio ebook sarete condotti verso il sentiero giusto, ma la grinta per percorrerlo dovete tirarla fuori voi. Molti fanno seminari e acquistano libri, e già dopo una settimana o anche solo un mese, dicono: “questa roba non funziona!”. Se il trading era una disciplina facile eravamo già tutti multimilionari, ma non è così, con il trading si guadagna davvero tanto, ma occorre saperci davvero fare, perciò dovrete fare molto tirocinio prima di potervi comprare la BMW o la Maserati in contanti.
Le strategie viste in questo articolo non sono altro che due delle tante. Infatti esistono pure altre strategie non direzionali come la calendar spread in si guadagna se il mercato sta fermo o se si muove in un trading range. Oppure ancora con il credit spread è possibile guadagnare sia dalla lateralità che da una delle due direzioni contemporaneamente.
Ci sono tutte le possibili combinazioni, e sarete in grado di far trading con 2 direzioni coperte su 3, e se a questo ci aggiungete le doti di un buon analista avrete le probabilità largamente a vostro favore, e allora i guadagni saranno davvero illimitati. Un’altra cosa, non preoccupatevi se per ora non capite alcuni termini come “in the money”, “out of the money” o altro, con il mio ebook si parte da zero, e cioè da che cosa sono le opzioni e da che cosa è composto il loro valore, alle più sofisticate strategie operative e tecnico-analitiche.
Ben presto la recessione finirà, inizierà un nuovo ciclo, la ripresa, perciò cercate di farvi trovare pronti, perché i soldi veri nel trading si fanno sempre al principio delle tendenze.
A Cura di Giovanni Romano,
Autore di “Il Professionista delle Opzioni”