Il terzo ingranaggio della creatività
Tecniche di creatività… la prima cosa che viene insegnata in molti corsi io la metto per ultima. Sai perchè? Perchè le tecniche servono nelle occasioni speciali. Tecniche come le mappe mentali di Tony Buzan o la tecnica di Walt Disney sono utilissime solo in certe occasioni.
Mettiamo caso che tu debba trovare adesso un’idea creativa. Cosa fai? Ti metti li a disegnare una mappa mentale o a fare un brainstorming (che, per essere fatto bene, richiede 3 giorni)?
Oppure applichi una delle leve mentali del secondo ingranaggio in modo da trovare subito le idee che ti servono? La creatività non deve essere un qualcosa di macchinoso come le tecniche ma deve essere semplice e veloce da utilizzare.
Le tecniche, d’altro canto, sono utili per gestire la creatività di molte persone o per sfruttare una grande quantità di capacità intellettive con uno sforzo minimo.
Prendiamo ad esempio il brainstorming. Questa tecnica, molto famosa, viene utilizzata soprattutto nelle grandi aziende dove la necessità di innovare è costante. Le idee di una persona sola non sempre sono sufficenti per mandare avanti una grossa azienta. Per questo si decide di ascoltare le idee di molte persone, sia interne all’azienda sia esterne. Soprattutto le persone esterne sono molto importanti. Venendo da realtà diverse hanno anche esperienze diverse e quindi possono proporre idee molto più originali.
Ma come si fa veramente un brainstorming? Molte persone pensano sia sufficente mettersi li a tavolino una mezz’oretta, gettare quante più idee vengono in mente e alla fine selezionare l’idea migliore. Un brainstorming ben fatto richiede un procedimento un attimino più lungo.
Anzitutto bisogna decidere che idea si deve trovare. Non è sufficente dire “vogliamo migliorare l’azienda”. Come volete migliorare l’azienda? Apportando dei cambiamenti alla struttura? Oppure attirare più clienti? E’ importante formalizzare questa necessità in modo da avere idee più mirate e quindi potenzialmente più utili.
Una volta stabilita la necessità bisogna iniziare a gettare le idee. Per far questo bisogna dedicare 1 ora al giorno per 2 giorni consecutivi. Perchè proprio in 2 giorni? E’ stato calcolato da Alex F. Osborn, il padre del brainstorming, che il 2° giorno vengono date idee molto più valide e creative.
Sai perchè accade questo? Perchè nella notte tra il primo e il secondo giorno la mente continua ad elaborare la necessità sfruttando uno stato mentale più rilassato e più propenso alla creatività. Non a caso, chi si avvicina al mondo dei sogni lucidi, deve abituarsi per i primi tempi ad usare prevalentemente l’emisfero creativo del cervello e non quello razionale.
Finita anche la seconda giornata si ripongono le idee in un cassetto e si lascia passare un altro giorno. A questo punto la mente avrà elaborato tutte le idee che sono state dette e, il 3° giorno, si sarà pronti a scegliere l’idea (o le idee).
Ricordati che in un brainstorming:
- vanno dette anche le idee più assurde. Sono le idee più strane, pazze e impossibili che spesso rivoluzionano il mondo;
- la timidezza e l’insicurezza devono rimanere fuori dalla stanza. Tutti devono parlare e poter dire la loro senza il timore di venir derisi. Anzi, il brainstorming può essere un’ottima occasione per far aprire chi si sente insicuro e rinforzare i legami tra le persone del team.
Guarda questa tecnica del brainstorming. E’ un po’ macchinosa vero? Eppure ti permette di sfruttare tantissime abilità della mente umana per ottenere grandissimi risultati.
E questo vale per tutte le tecniche di creatività. Nel prontuario delle tecniche, in omaggio con “I Segreti della Creatività”, ti insegnerò 9 tecniche creative e ti darò alcune dritte su come crearne delle altre.
Perchè dovresti creare delle tecniche personalizzate? Perchè così puoi venire incontro alle tue necessità. Io ad esempio ho creato una tecnica (presente nel prontuario) che utilizzo ogni volta che devo progettare un videogioco. E’ una tecnica che magari a molte persone può risultare inutile, eppure a me permette di risparmiare diverse ore di lavoro.
A cura di Enrico Sigurtà,
Autore di “I Segreti delle Visualizzazioni” e “I Segreti della Creatività”