La crisi incombe? Niente Panico!
In questi giorni stiamo assistendo ad un vero e proprio collasso dei mercati azionari che colpisce soprattutto i titoli bancari ed assicurativi, i quali arrivano a perdere anche il 10% in un giorno. Con il mio articolo vorrei raccomandarvi soltanto di non perdere la calma ed evitare il panico ma anzi vi suggerisco di sfruttare al meglio questa opportunità finanziaria.
Si avete capito bene, niente panico, perché da quando sono a Londra, guardando la TV locale vedo ogni giorno servizi giornalistici o di cronaca che trattano di persone, spesso padri di famiglia, che si suicidano in seguito alle conseguenze della crisi finanziaria, o di licenziamenti in massa o ancora perché stanno perdendo tantissimo nei mercati… in parole povere si sono fatti prendere dal panico.
Da qui non riesco sempre a seguire la TV italiana tuttavia leggendo i nostri quotidiani mi sembra che, almeno per il momento, non siamo arrivati allo stesso punto. Ciononostante ho potuto capire da quanto letto in vari forum e blog che la gente sta vendendo le proprie azioni all’impazzata consolidando così notevoli perdite di denaro ed alimentando oltretutto ancor di più la crisi in atto.
Nel mio libro parlo dettagliatamente su come sfruttare questi periodi di pesanti ribassi chiamandole addirittura “catapulte per i guadagni”, ed in questa sede volevo porre l’attenzione su un aspetto fondamentale dei mercati azionari. Non so se tutti voi ne siete a conoscenza ma è bene ribadirlo in modo chiaro: non esistono azioni invendute. Quando vedete che un titolo che prima valeva 10€ oggi ne vale 5€, vuol dire che a questo nuovo prezzo si sono realizzati degli scambi di azioni, con una persona che vende un titolo a 5 euro ed un’altra che lo compra allo stesso prezzo.
Ma se tutti quanti stanno vendendo in perdita chi è che sta comprando in questo momento al ribasso? E’ semplice: i grandi capitalisti, le banche (che tanto si lamentano), gli speculatori e la gente “che sa il fatto suo”. State pur tranquilli che in un momento cosi “catastrofico” per le borse (mediaticamente parlando), la gente “normale” non entra in borsa con i propri risparmi mentre lo fanno coloro i quali sanno come maneggiare “la patata bollente”.
Voi pensate che queste persone gli va di perdere denaro o sono pazzi? No, non lo sono. Sanno però un’altra piccola legge fondamentale dei mercati e dell’economia in generale: L’economia, e quindi i mercati azionari, sono oscillanti per natura. Quando domandate a chiunque cosa gli viene in mente parlando di un indice azionario sicuramente tutti gli verrà in mente un grafico oscillante che sale e scende (apparentemente senza un senso logico). In realtà, senza volerlo, non ha fatto altro che immaginare nella loro mente l’andamento tipico dell’economia.
I mercati passano sempre attraverso da 4 fasi: espansione, crisi, recessione (dove stiamo adesso) e la ripresa. Essi compongono un oscillazione intera a cui ne segue un’altra e poi un’altra e così via all’infinito. Ora, se in questo momento siamo in recessione, qual è la fase successiva? La ripresa!
Certo non siamo in grado di sapere quanto questa inizierà, potrebbe essere fra un mese o fra un anno, ma state pur certi che prima o poi inizierà questa ripresa, e con essa decollerà il prezzo delle azioni e il guadagno di chi vi ha investito durante il panico da vendita.
Il panico o la paura è ovviamente un emozione naturale e umana, non è che gli esperti di borsa o gli economisti siano fatti di pietra. Basta considerare che ogni consulente finanziario in genere affida i propri risparmi ad un altro consulente per evitare di fare mosse avventate dettate dalle emozioni.
Io stesso faccio gestire i miei risparmi ad un mio amico consulente molto bravo (sempre sotto la mia visione ovviamente) in modo da avere un sostegno nei periodi in cui potrei essere preso dal panico o essere irrazionale per qualunque motivo.
La stessa soluzione viene usata ad esempio dai medici. Quando devono curare i loro pazienti sono molto razionali e lucidi ma se il problema è personale o di un famigliare si affidano in genere ad un altro medico per eliminare la componente ansia che potrebbe scaturire dal curare un proprio caro (parlo di malattie serie non una semplice influenza).
Quindi per concludere, cercate di sfruttare il momento e di rimanere razionali davanti questi ultimi eventi economici e non fatevi prendere dalle emozioni. Il segreto del buon consulente finanziario non è solo essere bravo nella propria materia, ma soprattutto essere in grado di gestire le emozioni proprie e dei propri clienti.
Quindi mi raccomando NIENTE PANICO!
A Cura di Patrizio Messina,
Autore di “Autoconsulenza Finanziaria”