La gestione degli spazi ovvero “La prossemica”
Parte molto importante durante la preparazione di un processo comunicativo, è la pianificazione della prossemica.
Ogni comunicatore, infatti, ancora prima di iniziare a parlare ad una platea, dovrebbe non solo visitare l’aula dove verrà svolto il convegno o la riunione per poter essere il maggior modo possibile “padrone della scena”; dovrà anche valutare se parlare in piedi o seduto.
Questa valutazione, è di vitale importanza per riuscire a mantenere vivo l’interesse di chi ci sta ascoltando.
Ad esempio, durante i primi minuti di una comunicazione consiglio sempre, naturalmente ove sia possibile, di parlare in piedi muovendosi e gestendo nel migliore dei modi tutto lo spazio a nostra disposizione con la massima naturalezza.
Una figura statica dietro ad una cattedra sicuramente non potrà mai suscitare l’interesse inconscio che potrebbe fare invece una figura in movimento.
Ricordo che lo scopo principale di chi parla in pubblico, è quello di portare a termine la comunicazione, questo vuol dire che non bisogna solo pensare a far arrivare il messaggio; bisogna anche riuscire ad ottenere un buon feedback (risposta) da parte della platea.
Il feedback ottimale non è solamente quello che viene recepito attraverso le domande che vengono poste dal pubblico; è anche dato dalla visione di un’assemblea attenta all’oratore.
Un consiglio che voglio dare a chi deve parlare in pubblico ed ha la possibilità di muoversi è quello di avvicinarsi alla platea per fare degli esempi o per parlare delle proprie esperienze vissute in relazione al dato argomento (sono il segreto per richiamare l’attenzione: la gente ama farsi i fatti degli altri! ;-)).
Tornare invece dietro alla cattedra o vicino allo schermo o alla lavagna, per far capire l’importanza e l’ufficialità di ciò che stiamo per dire.
A Cura di Massimo Pigliacampo,
Autore de “I Segreti per Parlare in Pubblico”