La relazione è arte in evoluzione
Transitare dalla giovinezza e voler apparire più grandi con scelte impulsive, fino a giungere alla maturità e apparire più vecchi di quel che si mostra con responsabilità stringenti, induce panico, a volte ossessione, dinanzi a sicuri segni di cedimento fisico e affettivo.
La relazione di coppia ha bisogno sempre di più attenzione e creativa partecipazione tra partner. Rivalutare il legame affettivo è ricuperare se stessi in corso d’opera, “restaurare” un’immagine unica di notevole valore che suscita emozione e prova commozione a contatto con altri.
Ciascuno di noi non è un quadro astratto con una cornice in parte bella, è un’arte viva in evoluzione con la sua cornice estetica che si attona col tempo al soggetto espresso.
Prendersi cura di sé non è solo combattere rughe di espressione o cadenti fondoschiena e non è soltanto salvaguardare l’estetica della coppia a discapito di etica e sostanza. Occorre allenarsi per mantenersi in forma, energici e di buonumore, e occorre allenamento relazionale-affettivo per tonificare il rapporto di coppia e allungare (stretching) la durata dell’intesa distribuendo tensioni e “contratture emotive”.
Evadere spesso non aiuta, mentre sentirsi capaci d’intervenire è fonte di alto impatto motivazionale. Scegliere e preferire durabilità e semplicità in ottica di appagamento in sintonia tra partner possono voler dire rinnovare una “promessa” affettiva difendendola da futili mode passeggere.
A cura di Terenzio Davino