La road-map per diventare manager

Manager Si DiventaNella mia esperienza professionale tutti gli sforzi quotidiani profusi per ottenere risultati e raggiungere obiettivi sono sempre stati focalizzati su un traguardo da raggiungere.

In parole semplici posso dire che questo traguardo era rappresentato dal “diventare manager”, ossia arrivare a ricoprire in azienda una posizione riconosciuta di responsabilità (e di potere, ovviamente), che coronasse in sostanza anni di studio (una laurea in ingegneria non è tra quelle più semplici da ottenere), e altri anni di applicazione al lavoro.

Chi mi ha aiutato a comprendere qual’era la strada giusta da imboccare, e il metodo giusta da applicare quotidianamente? Semplice: nessuno! Non esistono corsi su “come diventare manager”; eventualmente esistono corsi di “managerialità”, o di gestione delle risorse, ma sono destinati a chi manager lo è già, e deve tenersi aggiornato (anche se, a dire il vero, a volte più per “moda” che per sostanza).

Ma allora come ho fatto a raggiungere il mio più grande obiettivo professionale? Mi sono inventato un metodo, che in realtà non è altro che una “razionalizzazione” di quello che un bravo professionista mette in pratica tutti i giorni. Quindi, oltre a lavorare e portare risultati alla propria azienda (questo è il prerequisito indispensabile), mi sono applicato nel fare in modo che ogni mia azione quotidiana fosse finalizzata all’obiettivo.

In buona sostanza, occorre definire le priorità, una cosa che, ho scoperto, pochi riescono a fare; anche a me, all’inizio, capitava di divagare, mentre ero in ufficio, su temi e attività che in realtà non erano “finalizzati”. Ecco , la parola più adatta a definire un metodo di carriera è “finalizzazione”. Ovviamente, l’agenda delle nostre attività quotidiane non deve essere definita dagli obiettivi personali, ma da quelli aziendali, però nell’ambito di essi, ci sono attività che finalizzano gli sforzi verso se stessi, e attività che non lo fanno.

Nel mio ultimo ebook “Manager si diventa” ho voluto schematizzare il “come fare” per finalizzare le proprie attività quotidiane anche verso sé stessi e i propri obiettivi. Gran parte della spinta verso questa finalizzazione, come accade spesso nell’ambito della crescita personale, è legata alla motivazione che si trova all’interno di ognuno. Molto spesso non si riesce a riconoscere i propri “desiderata”, ma si prova soltanto un senso di incompiutezza in ciò che si sta facendo. Chiarire a sé stessi il proprio obiettivo è il primo, e fondamentale, passo verso una carriera ricca di successi.

Il manager tende a vedere sé stesso come un imprenditore, ed in effetti, è la figura aziendale che più si avvicina a questo profilo: fondamentali sono la voglia di mettersi in gioco, non dare mai nulla per scontato e la voglia di assumersi responsabilità (e onori, se le cose vanno bene).

Dunque domandati prima di tutto se il ruolo di “imprenditore” ti piace, se un po’ di rischio in quello che fai tutti i giorni ti stimola, e se sei disposto a seguire una “road map” che ti conduca, certo con grande impegno da parte tua, ad una carriera di successo. Rispondere chiaramente e sinceramente a queste domande che poni a te stesso è il primo e fondamentale passo verso il successo.

A cura di Andrea Cattaneo

Pubblicato il: 10 Febbraio 2015