L’importanza del primo capitolo di Comunicare Emozionando
Cari amici, a una settimana dal lancio, scopro che “Comunicare emozionando” è diventato addirittura bestseller! Che dire, sono più che soddisfatto, soprattutto perché proprio questa settimana non sono stato nemmeno presente a causa delle elezioni e, quindi, non ho dato nessun apporto alla pubblicità.
Mi sono chiesto cosa abbia contribuito a questo successo. Escludendo il passaparola, credo che, oltre all’innegabile interesse per l’argomento, abbia giocato un ruolo fondamentale la possibilità di scaricare gratuitamente il primo capitolo.
Quest’ultima è un’ottima strategia, messa in atto da Giacomo Bruno per avvicinare i possibili acquirenti ed è attuabile principalmente con l’ebook.
Proprio pensando a questa strategia, nell’elaborare il libro, ho volutamente costruito l’introduzione e il primo capitolo in maniera assolutamente accattivante, proprio al fine di stimolare l’interesse a un punto tale da provocare l’acquisto.
Alcuni conoscenti mi hanno detto che dall’estratto del libro che hanno scaricato traspare perfettamente l’amore che provo per la materia, oltre, naturalmente alla competenza. La cosa mi onora e mi conferma che il metodo è giusto.
Il consiglio, quindi, per i nuovi autori è quello di costruire il primo capitolo in modo che diventi “irresistibile”. Naturalmente, il resto del libro deve essere all’altezza, questo è ovvio, tuttavia, la parte iniziale ha il compito ulteriore di incuriosire il lettore e di aprire interrogativi che possano trovare risposta solo dalla lettura e comprensione dell’intero volume.
Un altro fattore che sicuramente ha influito sull’acquisto è poi l’utilizzo di “emozionando”. Nessuno di noi, infatti è alieno dal mistero che si cela dietro il termine emozione e avere di fronte un libro che ti spiega come diventare una persona che, in qualche modo, è capace di stimolare e padroneggiare le emozioni altrui (e le proprie) costituisce senz’altro una forte tentazione.
Un’ultima riflessione riguarda la copertina. Alcuni hanno pensato che si trattasse di un volume dedicato unicamente allo spettacolo. In effetti, il microfonone al centro e le sagome sullo sfondo possono far pensare ad un concerto. Tuttavia, altri non ci hanno fatto caso per niente e sono stati attratti solo da titolo e sottotitolo. Ho accennato a quest’aspetto perché, ancora una volta, viene evidenziato che i comportamenti poggiano sull’influenza del sistema rappresentazionale prevalente delle persone.
Alcuni, infatti, si sono lasciati coinvolgere o influenzare dal visivo (il disegno sulla copertina) altri hanno dato peso all’uditivo (comunicare) e, o cenestesico (emozionando) oltre che dal linguaggio utilizzato in tutto il libro. Ecco, dunque l’importanza di un linguaggio V A K, al quale, peraltro, nel libro dedico un paragrafo molto lungo e approfondito.
Un caro saluto a tutti.
A Cura di Roberto Palumbo,
Autore di “Comunicare Emozionando”