Ottimisti o pessimisti?
Siete un venditore ottimista, una persona che ha in testa un “SI”, che pensa a che cosa si può fare, a che cosa è giusto e funziona, che ritiene che il successo nella relazione con il cliente dipenda dalla sua abilità e dalla capacità di capirne i bisogni e di avvicinargli il prodotto nel modo migliore?
O siete un venditore pessimista, che ha in testa un “NO”, che pensa a ciò che non si può fare e che è sbagliato, che ritiene che ciò che accade dipenda dagli altri o dalle circostanze avverse, e che si arrende quindi con facilità di fronte ai problemi?
Se appartenete alla prima categoria, siete sicuramente sulla buona strada e dovete continuare a procedervi con impegno e convinzione.
Se, invece, appartenete al secondo tipo di venditori, allora dovete fare un grosso lavoro su voi stessi. Perché l’ottimismo è l’elemento essenziale del successo nella vendita: senza fiducia, entusiasmo, determinazione, positività e speranza non si possono ottenere risultati efficaci nella vendita.
Ma come si fa a essere ottimisti?
E’ una caratteristica innata, dipende dalla personalità?
Assolutamente no, è un’attitudine appresa, uno stile esplicativo che dipende dal nostro modo di interpretare gli eventi e di dare loro una spiegazione. Dipende dalle parole che usiamo nel dialogo interno e in quello esterno.
Chi è ottimista sa concentrarsi sulla sfida rappresentata dalle difficoltà e trova motivazione e stimoli vivificanti nella soluzione dei problemi, mentre chi è pessimista sa concentrasi solo sui problemi e renderli ancora più evidenti; chi è ottimista ha gusto per il proprio lavoro ed è felice, al contrario chi è pessimista lo subisce ed è infelice.
A Cura di Cesare D’Ambrosio,
Autore di “Tecniche di Vendita”