È inutile negarlo: c’è qualcosa di potente racchiuso nelle parole. Queste ultime possono rivelarsi delle validissime armi vincenti, utili per affrontare qualsiasi problema, proprio grazie alla loro essenza. La scuola insegna a leggere e a scrivere i vocaboli. La vita richiede di saperli usare. È l’ignoranza a uccidere la mente e le parole possono diventare vere e proprie strategie della vita stessa.
Come eliminare le abitudini che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi
di Giacomo BrunoIl grande naturalista francese dell’Ottocento Jean Henry Fabre fece un esperimento utilizzando i bruchi di processionaria. Questi bruchi si nutrono di aghi di pino e usano muoversi in fila indiana, ognuno attaccato con la testa alla coda di quello che lo precede. Fabre prese un grosso vaso in terracotta, dove al centro era piantato un alberello di pino, e vi dispose sul bordo i bruchi di processionaria in modo tale che il primo bruco fosse collegato con l’ultimo, a formare un cerchio completo.
Lo yoga e il piano Mentale
Secondo gli yogi, l’uomo è formato e interpenetrato da più livelli di coscienza e materia a differenti livelli e gradi, così suddivisi:
-PIANO CORPO FISICO
-PIANO E CORPO ASTRALE
-PIANO E CORPO ETERICO O PRANICO
-PIANO E CORPO MENTALE FORMATO DA MENTE ISTINTIVA
-PIANO E CORPO MENTALE / INTELLETTO
-PIANO E CORPO SPIRITUALE
Come investire in maniera intelligente nelle opzioni binarie
di Giacomo BrunoLe opzioni binarie sono diventate una forma d’investimento alla portata di chiunque. Su Internet c’è molta pubblicità inerente a quest’argomento. Questa pubblicità ingannevole, molte volte, presenta le opzioni binarie come se fossero un gioco o, ancora peggio, strumenti che possano portare a facili guadagni senza avere neanche un minimo di conoscenza sulla borsa o sull’analisi tecnica. Le informazioni che si trovano sul web sono molto frivole e prive di significato, direi addirittura inconcludenti per fornire una cultura elevata su questo argomento.
Come dimagrire in modo innovativo e per sempre
di Giacomo BrunoAccolgo con entusiasmo quest’opportunità editoriale per comunicare col nuovo ebook verità innovative e in controtendenza nel gigantesco e controverso tema della perdita di peso. Se stai cercando di perdere peso semplicemente perché vuoi perdere una zavorra, allora stai rendendo molto difficile questo risultato. Ecco cosa intendo: la maggior parte delle persone che hanno chili in più attaccano il loro grasso corporeo, come se si trattasse di un invasore straniero e ostile.
Come illustrare l’analisi di bilancio per indici con i colori
di Giacomo BrunoTutti, nella nostra vita, almeno una volta siamo andati in bicicletta e abbiamo sperimentato il suo meraviglioso equilibrio: se le ruote girano nella stessa direzione, la bici rimane in equilibrio e non cadiamo; non appena rallentiamo troppo, la bici si sbilancia e, se non appoggiamo prontamente a terra un piede, cadiamo.Anche l’impresa funziona con un procedimento analogo: le sue ruote sono il conto economico e lo stato patrimoniale (o bilancio d’esercizio), la direzione giusta è l’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale. L’analisi per indici (o rapporti o ratios) esamina i predetti equilibri ed ha come obiettivo quello di conoscere se l’impresa sta andando o meno nel senso giusto.
E’ possibile costruirsi un secondo stipendio grazie alla fotografia?
di Giacomo BrunoIniziamo dalla fine. La risposta è sì. Mai come oggi, infatti, è stato facile vendere le proprie immagini alle agenzie fotografiche online che negli ultimi anni hanno stravolto il mercato tradizionale della fotografia. Quello che per oltre un secolo è stato un mercato chiuso e riservato a pochi fotografi professionisti si è progressivamente aperto grazie a una doppia rivoluzione: l’arrivo delle fotocamere digitali e la progressiva diffusione di Internet.
Creativi si diventa: ecco come!
di Giacomo BrunoIo non sapevo disegnare. Non sapevo neanche inventare nulla. Ero impacciato e timido. Poi la sordità, improvvisa, totale, dopo un incidente in mare e in un giorno silenzio assoluto fuori di me. Così ho conosciuto dentro di me cose che neanche pensavo potessero esistere ed ho compreso come il talento sia solo una serie di convinzioni e strumenti che possono essere appresi.
Come attivare la chimica della felicità
di Giacomo BrunoQuando sentivo nominare la parola “felicità” , il mio immaginario andava ad una realtà perfetta, dove tutto era esattamente come avrei voluto che fosse, dove tutto funzionava a meraviglia, dove regnavano rapporti idilliaci con le altre persone e altre fantasticherie del genere. Un immaginario irrealizzabile. Ecco perché continuavo a dichiarare che la felicità non esiste. Al massimo esistevano momenti di serenità che duravano un soffio, perché subito succedeva qualche situazione che rompeva l’incantesimo.
Come ritrovare la nostra forma perduta
di Giacomo BrunoMario, di professione commercialista, ha 40 anni e il suo peso oscilla tra i 135 e i 150 chili. Si accorge che sta raggiungendo la soglia dei 150 chili perché avverte un forte desiderio di dormire durante tutta la giornata. I disagi che avverte sono tra i più svariati come, per esempio, impossibilità di camminare su percorsi anche brevi se non facendo frequenti soste, sudorazione sempre abbondante, mal di schiena. Mario è ben informato e consapevole dei rischi per la sua salute derivanti dall’obesità. Tante volte ha tentato di perdere peso e ogni volta ha interrotto la dieta riprendendo a mangiare sempre con il pasto notturno e solitario delle 2:00 di notte a frigorifero aperto.
Come aprire le porte all’intuizione
di Giacomo BrunoL’attimo creativo è uno stato di grazia, nel quale, per dirla con Mozart, tu permetti all’universo di parlare attraverso di te. Tutti i grandi creativi, artisti, musicisti, scienziati, raccontano di come l’invenzione, l’attimo dell’intuizione, sia arrivata a loro in maniera autonoma, di come quella sequenza di note abbia risuonato in maniera assolutamente autonoma nella loro testa, di come quella scoperta si sia rivelata così, sorprendentemente autonoma.
Come combattere lo stress ed essere più sereni e rilassati
di Giacomo BrunoCon la vita frenetica degli ultimi anni, sempre più persone soffrono per lo stress. Chiariamoci, un po’ di stress può andar bene, poiché potrebbe servire a spingere un individuo a far meglio o ad agire ma il problema è quando questo diventa cronico. Lo stress cronico infatti, può produrre effetti negativi.
Come allenarsi alla comunicazione
di Giacomo BrunoOgni volta che comunichiamo, il nostro interlocutore si pone un’inconscia domanda, che mi piace sintetizzare in CCC, cioè Cosa Ci Cavo da quanto mi stai dicendo? Quello che ne consegue è che ogni volta che parlo devo cercare di essere il più essenziale possibile, il più mirato, il più chiaro e il più incisivo, per evitare che nella testa del mio interlocutore passino altri pensieri che lo distraggono dal mio messaggio.
Come far venir fuori le immense risorse della nostra mente
di Giacomo BrunoNegli anni Cinquanta, lo scrittore e storico inglese Cyril Northcote Parkinson pubblicò l’importante legge che porta il suo nome: «Il lavoro tende a espandersi fino a occupare tutto il tempo a disposizione per completarlo». Parkinson osservò che l’uomo tende a utilizzare tutto il tempo che ha a disposizione per portare a compimento una data attività. Riportava l’esempio di un’anziana nobildonna che, per scrivere una lettera alla nipote, impiegava un giorno intero: un’ora per cercare il foglio, un’ora per cercare l’indirizzo, un’ora per comporre il testo, un’ora per andare a imbucare la lettera e così via.
I segreti del bravo comunicatore
di Giacomo BrunoQual è la differenza fra un buon comunicatore e un guitto della comunicazione? Sfatiamo il luogo comune che per informare, intrattenere, attivare, convincere – sono i quattro motivi principali per i quali parliamo in pubblico – siano indispensabili facilità di parola e una buona cultura alle spalle. Certamente sono utili, ci mancherebbe altro, ma non sono essenziali. Altrimenti, dovremmo concludere che tutti gli insegnanti che abbiamo avuto nei 13 anni di scuola e nei 4 di università erano ottimi comunicatori, ma non sarebbe vero. Perché allora dovremmo salvarne solo due o tre, quattro al massimo? Che cosa avevano questi pochi rispetto alla maggioranza di cui non ricordiamo neppure il nome? Sapevano trasmettere, direi quasi che sapevano vendere la materia di cui erano docenti.