3 trucchi per non rendere inutile la lista della spesa

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Stefano MiniSe nel mio ebook Risparmiare senza rinunce” avessi scritto “utilizza una lista della spesa per non comprare più del necessario”, mi sarei sentito un po’ male per la banalità del consiglio. Non è un segreto che la lista della spesa sia uno strumento necessario per non trovarsi la casa piena di cose inutile, ma come usarla?

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Come aiutare i bambini prematuri a crescere bene con la musica di Mozart

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Giancarlo ForneiSapevi che i bambini nati in maniera prematura possono essere aiutati nella loro crescita grazie alla musica di un genio nato nel 1756?

Proprio cosi, e il genio in questione è Wolfgang Amadeus Mozart.

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Come fare networking in modo intelligente

Stefano CalicchioUn recente articolo dell’Harvard Business Review a cura di Rob Cross e Robert Thomas ha evidenziato l’importanza dell’attività di networking intelligente per la carriera delle figure dirigenziali. Il titolo del pezzo “un modo intelligente di fare network” anticipava al lettore il concetto chiave espresso nel testo: come i decisori aziendali capaci di realizzare al meglio i propri obiettivi siano quelli in grado di stabilire contatti con persone selezionate, traendone benefici.

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Come usare i flussi di cassa per una rapida valutazione aziendale

Stefano MartemucciVoglio parlarvi di una prestigiosa azienda, fondata dallo stilista Remo Ruffini, che produce giacche e piumini e che negli ultimi anni ha visto una crescita impetuosa grazie a diversi fattori cruciali.
Tanto è potuto accadere per vari fattori, in primo luogo grazie ad una vincente strategia di internazionalizzazione (Europa, Usa e Asia), poi con un deciso focus sul retail, con negozi passati da 5 a 40 e infine con l’introduzione di nuovi manager.
La gestione diretta dei punti vendita assicura un maggior controllo delle vendite e incrementa efficienza e margini economici.

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Come attuare una corretta risoluzione consensuale del rapporto di lavoro

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Pier Paolo SposatoMolte aziende, nell’attuare dei processi di riduzione del personale, propongono ai dipendenti la trasformazione del licenziamento in risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, con incentivazione all’esodo. Qualunque sia il motivo per il quale l’azienda propone ad un dipendente d’interrompere il rapporto attraverso una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, la corretta procedura dovrebbe essere la seguente:

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Come sviluppare un vantaggio competitivo per i tuoi eventi

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Filippo Maria CailottoSi parte sempre da una semplice domanda: perchè uno spettatore dovrebbe partecipare al nostro evento?

La risposta è (o dovremmo fare in modo che fosse): perché sappiamo interpretare meglio delle organizzazioni concorrenti i bisogni del nostro pubblico e siamo in grado di offrire un vantaggio competitivo che rende unica la nostra proposta.

Con riferimento a quest’ultimo, vi sono almeno tre aspetti da considerare.

Innanzitutto il vantaggio competitivo deve risiedere in benefici rilevanti per il nostro spettatore, tali da creare un valore percepito. È infatti fondamentale che questi benefici siano significativi agli occhi del segmento di pubblico prescelto e quindi in grado di favorire una risposta positiva.

Inoltre è importante che il vantaggio competitivo valorizzi aspetti che rafforzano la nostra scelta di posizionamento differenziante rispetto a quella dei concorrenti, una scelta strategica che ci permette di presentare la nostra proposta come originale e distinta nel “mercato degli eventi” e per questo non facilmente sostituibile con altre tipologie di offerta.

Infine è bene sottolineare che il vantaggio competitivo viene dato da un insieme di fattori che concorrono a formare l’esperienza complessiva proposta dall’evento. Occorre dunque cercare di massimizzare il valore del pacchetto globale che viene offerto.

Per rappresentare quest‚ultimo concetto il marketing utilizza una semplice formula matematica: il valore per il cliente è uguale al rapporto tra benefici e costi (valore per il cliente = benefici/costi).

Può far sorridere il ricorso ad una formula matematica per misurare una percezione derivante anche da fattori intangibili, ma credo si possa convenire che può rappresentare un utile strumento di valutazione: il valore della proposta infatti aumenta incrementando il numeratore, ossia i benefici promessi dal pacchetto complessivo, e riducendo il denominatore: non solo i costi reali, come il biglietto, o psicologici, come uno spettacolo ritenuto “ostico”, ma anche le “scomodità”. Vuoi un esempio non banale? Uno spettacolo che termina dopo l’ultima corsa dell’autobus comporta una scomodità e un costo (reale e psicologico) non indifferente per chi non ha l’auto, come ad esempio tanti giovani o tanti anziani; trasformiamolo in beneficio, concludendo la serata in tempo utile e facendo percepire il fatto con l’offerta di un biglietto per l’autobus al costo di 1 centesimo.

Per proporre il nostro evento in modo vincente dobbiamo dunque creare un vantaggio competitivo offrendo un insieme di benefici rilevanti per il nostro pubblico e riducendone i “costi” (reali, psicologici o di “scomodità”).

Ogni situazione presenta ovviamente aspetti peculiari: dovrai identificare e valorizzare nella comunicazione quelli più appropriati per il tuo pubblico. In ogni caso, se esiste un segreto per il successo, risiede nell’abilità di dare valore aggiunto alla tua proposta, di creare valore per lo spettatore, di fargli percepire che gli stai offrendo qualcosa di migliore.

A cura di Filippo Maria Cailotto

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Come investire sfruttando le fasi psicologiche degli investitori

Luca Moro«I mercati “toro” nascono dal pessimismo, crescono con lo scetticismo, maturano nell’ottimismo e muoiono sull’euforia. Il periodo di massimo pessimismo è il migliore per comprare e il periodo di massimo ottimismo è il migliore per vendere»
Sir John Templeton

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Come scegliere una strategia per la crescita personale

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Roberto PuglieseCambiare e crescere, si sa, è difficile tuttavia è anche uno dei bisogni fondamentali dell’uomo. Lo dicono e lo ripetono tutti i grandi guru della crescita personale come Anthony Robbins e Stephen Covey. Ma, ci sono diversi modi per cambiare, diversi percorsi, diverse tecniche. Quale scegliere e soprattutto come?

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3 Trucchi per bruciare più calorie con il metabolismo basale

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Marco GermaniNonostante quello che le innumerevoli diete del momento ci vogliono fare credere, esiste un unico e solo metodo per perdere peso: ingerire meno calorie di quelle che si bruciano. Se ingeriamo circa lo stesso numero di calorie di quelle che bruciamo rimaniamo più o meno sullo stesso peso, se ne ingeriamo di più (come capita a molti), ingrassiamo e spesso ci esponiamo al rischio di molte malattie direttamente legate al sovrappeso.

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Come scegliere di essere felici

Luca ConteSulla felicità si è sempre scritto e si continuerà a scrivere molto.
Vari autori hanno provato a dare un’interpretazione della felicità, per capire quando è giusto essere felici, per quanto tempo, come ci si sente quando si è felici.
Ognuno di noi ha la sua interpretazione della felicità: si può essere felici quando si è in compagnia del proprio partner, al lavoro, quando si pratica lo sport preferito, quando si condividono esperienze con gli amici.. C’è un aspetto che comunque accomuna tutte queste accezioni di felicità: si è felici quando ci si sente liberi (da condizionamenti, da paure).
Il punto che voglio affrontare io è “come possiamo scegliere di essere felici?”. Il “come” è il motore che attiva il ragionamento, stimola la propositività e la nascita di nuove idee e soluzioni. Il “come” ci permette di focalizzarci sul fare, sull’azione, l’unica via per raggiungere risultati concreti nella vita.

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3 trucchi per migliorare le prestazioni con la standardizzazione

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Roberto SaffirioLa standardizzazione è il processo attraverso il quale si può ottenere un miglioramento stabile delle prestazioni. Ed è il processo attraverso il quale le soluzioni ai problemi vengono adottate in modo strutturale, divenendo parte integrante della competenza distintiva di un’organizzazione.

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Come essere il protagonista assoluto della tua vita

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Patrizia SciaccaCambiare è difficile!

Questa frase l’avrò sentita migliaia di volte. Cambiare non solo è difficile ma è anche faticoso, ed è proprio per questo che molte persone non iniziano un cambiamento e si accontentano di ciò che sono o che hanno. Il cambiamento è difficile solo quando ci mettiamo in una posizione di attivazione e cioè quando pensiamo che siamo noi, con le nostre azioni, a doverlo mettere in atto.

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