Quando la coppia scoppia

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La maggior parte delle persone che si rivolgono alla mia agenzia sono single per scelta… del partner che li ha abbandonati. Infatti molto frequentemente chi lascia  lo fa perchè ha già un altro partner e chi viene lasciato si ritrova a dover ricostruire il proprio mondo affettivo e sociale partendo da zero.

Ho potuto notare nel corso degli anni che fondamentalmente esistono due modi di stare in coppia: la coppia simbiotica e la coppia su strade parellele che non si incontrano mai.
Entrambi i modelli, nel tempo, sono destinati a fallire.

La coppia simbiotica è spesso quella in cui i due partner si sono messi insieme in giovane età, hanno avuto uno o più figli e hanno avuto amici  in comune, hobby e interessi in comune e a volte anche il lavoro, finchè ad un certo punto uno dei due decide di fare qualcosa di diverso, può essere un corso di ballo o di vela, un lavoro nuovo o l’arrivo di un computer dove si scopre il mondo delle chat e allora…

Si scopre che c’è un mondo al di fuori del proprio piccolo mondo di coppia chiusa in se stessa, si scopre il nuovo e il diverso e l’incontro con una persona del sesso opposto in questo nuovo mondo mette in discussione se stessi e tutto quello che fino a quel momento si è vissuto, insomma è l’inizio della crisi che spesso sfocia nella rottura.

L’altro modello invece è quello in cui i due partner hanno coltivato in maniera  molto forte la propria individualità con interessi ed amicizie non rendendo mai partecipe il partner del loro mondo esterno alle mura domestiche che in questo caso vengono vissute solo per ritrovarsi all’ora di cena dove il dialogo è assente perchè intanto si guarda la televisione o si legge il giornale.

In questa coppia molto spesso la crisi avviene quando i due  fanno una vacanza insieme e senza altre distrazioni (tipo figli piccoli o villagi dove c’è un’animazione che distrae) , oppure quando i figli sono cresciuti e non ha più senso stare insieme per loro; in entrambi i casi ci si guarda in faccia senza riconoscersi e si vede un estraneo che non è più quello di cui ci si è innamorati.

Quando si arriva al punto di non ritorno il rapporto diventa irrecuperabile. Diventa inutile, ma forse inevitabile, rinfacciarsi e scagliarsi addosso reciproche accuse e mancanze.

Il senso di fallimento, di colpa e a volte anche di depressione dopo la fine di una storia, fa sì che le persone che si rivolgono a me per cercare un nuovo partner siano diffidenti nei confronti del sesso opposto e molto spesso anche nel matrimonio in sè, ed è per questo che spesso pretendono il partner perfetto per loro, quello che li risollevi da amarezze e delusioni, quello che comprende e ama incondizionatamente e lo deve fare a prescindere…

Bisognerebbe invece far tesoro degli errori commessi nelle precedenti relazioni non per accusre il sesso opposto con la conseguente perdita di fiducia per tutto il “genere”!

Se non ci fossero i single la mia attività non potrebbe esistere, è vero, ma alle nuove coppie che si formano io dico sempre che non bisogna delegare la propria felicità e benessere affettivo e sentimentale a nessun altro se non a se stessi.

Non è l’istituzione matrimonio  in sè a rovinare le famiglie ma quello che si fa del proprio matrimonio, che deve essere unico ed irripetibile e non un modello precostituito.

Inoltre fondamentale è capire che la convivenza o il matrimonio non sono punti di arrivo nel percorso di una coppia ma punti di partenza di un percorso nuovo da fare in due, dove la comprensione, la fiducia e il
rispetto reciproci fanno si che questo percorso possa essere piacevole o meno.

Dove ci sia spazio sia per l’intimità, che è da coltivare continuamente e la libertà individuale che è sacrosanta. Nel mio ebook “Piacersi per Piacere” suggerisco modi e metodi per creare
l’intimità in una coppia attraverso la conoscenza della propria individualità.

Inoltre suggerisco alle donne di riappropiarsi del proprio ruolo che spesso in nome dell’indipendenza ed emancipazione viene relegato e negato con il risultato di un senso di insoddisfazione perchè non si vive secondo la propria natura femminile.

A cura di Stefania Carnevali
Autrice di “Piacersi per Piacere

Pubblicato il: 24 Ottobre 2008