Come sviluppare la ‘presenza’ con la PNL
In un recente articolo apparso sul blog della Bruno Editore, spiegavo che la PNL di Terza Generazione è fondata somaticamente piuttosto che cognitivamente. Questo significa semplicemente che, secondo le ultime scoperte della PNL, l’accesso al “potenziale umano” è non tanto nella ‘mente’, ma primariamente nel corpo e nella sua saggezza interna.
Facciamo adesso un passo ulteriore, e diciamo che al centro del lavoro della PNL più recente c’è l’idea che è possibile sperimentare stati di coscienza superiori. Non più gli “stati alterati di coscienza” di cui Richard Bandler e John Grinder si occupavano agli inizi del loro lavoro, quando modellavano le strategie ipnotiche di Milton Erickson.
Stiamo parlando invece di stati più elevati di coscienza. Stati di integrità, pienezza, prontezza, completezza e presenza. Sì, quella “presenza” di cui hanno sempre parlato i mistici di tutti i tempi, e recentemente la psicologia umanistica e transpersonale. Quella “presenza” che i maestri spirituali contemporanei – da Osho, a Richard Moss, a Eckhart Tolle – suggeriscono di coltivare. Ma come fa la PNL ad avere voce in capitolo relativamente a questo tema?
Io credo che possa averla a pieno titolo, poiché la PNL, nella sua essenza, è lo studio della struttura dell’esperienza soggettiva. La premessa alla base del lavoro del programmatore neuro-linguistico è infatti quella di mettere tra parentesi tutte le teorie, e focalizzarsi sul fatto che “ogni esperienza umana ha una struttura”. Questa struttura può essere, con gli opportuni strumenti, ‘modellata’ e resa ‘esplicita’.
Dunque anche la “presenza” – l’esperienza di essere vivi, l’esperienza di essere coscienti di sé – ha una struttura. In quanto esperienza soggettiva, ha certamente una serie di caratteristiche somatiche, (sensoriali, cognitive, eccetera) che possono essere opportunamente studiate. Non si tratta di studiarle per puro divertimento, ovviamente, ma perché questo studio promette – come conseguenza – la possibilità di accedere sempre di più a questi stati in modo intenzionale e deliberato.
Facciamo ancora un passo. Nel mio libro PNL Generativa introduco la distinzione del Sé Generativo. Il Sé Generativo è un particolare modo di organizzare il sistema mente-corpo, che è unico per te e che è presente fin da bambino. Quando questo modo di essere è presente… ti senti semplicemente allineato alla vita.
Provi quello stato che il filosofo e giornalista russo P. D. Ouspensky aveva definito “Il miracoloso”: un momento di perfezione e di pienezza determinato dalla consapevolezza di essere vivo.
L’essenza del viaggio che comincerai quando comincerai a immergerti nel libro, è quindi l’Espressione di Te (Self-Expression).
Infatti, quando tu sei al meglio e in quello stato di coscienza superiore, tutti i tuoi pensieri, le tue decisioni e le tue azioni diventano una funzione di quello stato.
Oggi, nella psicologia transpersonale, umanistica ed integrale, in molti tentano di raggiungere lo stesso risultato. Ken Wilber, fondatore dell’Integral Institute, parla di Stato del Centauro, uno stato di totale integrazione del sistema mente-corpo. Eckhart Tolle, l’autore del libro The Power of Now, parla di “presenza” e intende qualcosa di molto simile.
Sostanzialmente, quella che E. Tolle chiama “presenza” si basa sulla distinzione interna tra la “mente” e il nostro “essere”. Si tratta di uno stato in cui ciò che siamo ‘include e trascende’ il semplice pensiero. Scrive E. Tolle in The Power of Now:
“I problemi della mente non possono essere risolti al problema della mente. Una volta capita la disfunzione fondamentale [cioè il fatto di identificarsi al pensiero], non vi è in realtà molto di più da imparare e capire. Studiare la complessità della mente può farvi diventare buoni psicologi, ma questo non vi porterà al di là della mente”.
Allora come è possibile andare oltre la mente? E. Tolle, in un altro passaggio dello stesso libro, introduce l’idea che la chiave è il corpo:
“Se volete conoscere la mente, il corpo ve ne darà sempre un riflesso veritiero, per cui bisogna osservare l’emozione o piuttosto sentirla nel corpo. […] Essere radicati in se stessi significa abitare pienamente il proprio corpo. Avere sempre una parte della vostra attenzione nel campo energetico interiore del corpo. Sentire il corpo da dentro, per così dire. La consapevolezza del corpo vi mantiene presenti. Vi àncora all’Adesso”.
La chiave per sviluppare maggiore presenza, quindi, è in questo: nell’abitare pienamente il proprio corpo. Nel libro PNL Generativa partiamo dalla stessa conclusione ma – dal mio punto di vista – andiamo anche oltre.
Quello che c’è di davvero rivoluzionario ed evolutivo nella PNL di Terza Generazione, è che la “presenza” è uno stato somaticamente basato.
Questo vuol dire che esiste un modo specifico, misurabile e riconoscibile in cui il corpo si organizza quando siamo presenti. Questa configurazione può essere estratta, e la puoi usare per espandere la “presenza” ad altri contesti della tua vita.
Contesti in cui magari non ti esprimi ancora quanto vorresti, in cui non hai le performance che vorresti… è da questo riconoscimento che comincia il viaggio per l’Espressione di Sé…